Gli otto megatrend del travel 2018

13 Novembre 07:00 2018 Stampa questo articolo

Il 2018 è l’anno di Jomo (Joy Of Missing Out) ovvero la necessità – e la felicità che ne consegue – di liberarsi da internet quando si è in viaggio, ma anche dei viaggi seamless, e quindi senza ostacoli (soprattutto negli aeroporti), la Cina che si fa sempre più sostenibile, la lotta alla plastica a bordo di aerei e navi, e l’avanzata della middle class in Asia e Africa. Ecco gli otto megatrend di Euromonitor International, racchiusi nel report presentato durante il Wtm di Londra.

1. INSEGUENDO IL VIAGGIATORE
Essere sempre connessi ai propri clienti. È l’obiettivo dei big player del travel che puntano ad aumentare le opportunità di contatto in tutte le fasi del viaggio creando “touchpoint” e imitando, dunque, Facebook e Google con tanto di raccolta dati. Lufthansa, ad esempio, oltre ad avere introdotto il wifi a bordo, ha lanciato la possibilità per i passeggeri di fare shopping online sul sito di Rewe, Gruppo che opera nel campo della gdo. Stesso obiettivo per Accor, che con la AccorLocal attrae negli hotel anche i locali, attraverso corsi di yoga, spazi di coworking, e recapiti per le spedizioni personali.

2. LA STAGIONE PLASTIC FREE
La parola d’ordine è sostenibilità. E questo è l’anno della lotta alla plastica nel travel. Tra i protagonisti di questa stagione ora c’è anche Ryanair che ha annunciato la messa al bando delle materie plastiche non riciclabili dai suoi aeromobili entro il 2023. Al loro posto, solo bicchieri biodegradabili e involucri di carta. E non solo: entro quella data la compagnia irlandese cercherà in ogni modo di incoraggiare i passeggeri a viaggiare con le proprie tazze.

3. AVANZA “JOMO”, FELICITÀ OFFLINE
Si chiama Jomo ed è l’acronimo di “Joy Of Missing Out”, l’esatto contrario di Fomo – Fear of Missing Out. Tra i nuovi trend del travel si fa strada la necessità (e la felicità) di restare disconnessi in vacanza. Un’esigenza che, soprattutto nell’iperconnessa Asia, è anno dopo anno sempre più stringente. Lo dimostra il claim – “You need to get lost to find yourself” – scelto da un t.o. di lusso come l’angloamericano Black Tomato, che propone itinerari detox nel Borneo e nei deserti della Mongolia, dove i viaggiatori possono provare il brivido di essere davvero offline.

4. ORA ANCHE LA CINA DIVENTA GREEN
Cina non è più sinonimo di inquinamento. Sarà la decisione di continuare a rispettare gli impegni presi due anni fa a Parigi in tema di accordi climatici (al momento, chi ha rigettato la propria firma è solo l’Usa di Trump), fatto sta che anche la Repubblica Popolare Cinese ha ormai virato verso la sostenibilità ambientale e il turismo come strumenti per promuovere il benessere del Paese. Ecco allora che il progetto Ant Forest, lanciato dallo stesso gruppo di cui fa parte Alibaba, punta a diminuire le emissioni di Co2, mettendo a disposizione dei clienti del portale la possibilità di piantare un vero albero nelle foreste della Mongolia.

5. IL TRAVEL VA OLTRE I PROPRI CONFINI
Si è viaggiatori solo per brevi periodi, ma consumatori tutto l’anno. Parte da questo assunto il quinto megatrend di Euromonitor. Molti brand del travel aprono per questo i propri confini, andando oltre i viaggi stessi, magari sconfinando nell’outlet retail o nella ristorazione. L’obiettivo è mantenere vivo tutto l’anno il contatto con i viaggiatori-consumatori. Viceversa, molti brand del retail puntano al turismo attraverso ricettivo e food. Qualche esempio? West Elm e Muji hanno aperto i loro hotel, così come Equinox Gyms ne ha aperto uno a New York; mentre Ikea ha promosso la sua gastronomia attraverso alcuni pop-up restaurant.

6. ELICOTTERI ANTI-TRAFFICO
È in fase di boom la cosiddetta “access economy”, i cui protagonisti nel turismo continuano a essere Airbnb, Uber e altri player come Vayable e EatWith. La mobilità è il settore più coinvolto. Prendono piede negli Stati Uniti – in particolare a San Francisco – compagnie come Lime, Skip, Bird e Spin con i loro scooter elettrici “in condivisione”. Si afferma nel frattempo il flight sharing, soprattutto in città latinoamericane congestionate dal traffico. A Città del Messico la società Voom ha addirittura annunciato una partnership con Air France: ai passeggeri è offerto uno sconto sul transfer in elicottero dall’aeroporto.

7. SEAMLESS EXPERIENCE
Dal riconoscimento facciale a quello biometrico in aeroporto, fino ai sistemi di pagamento intelligenti e “mobile first”. La tendenza è ridurre code e procedure burocatiche, rendendo più fluida l’esperienza di viaggio. Secondo Euromonitor, i maggiori centri di innovazione sono nelle aree di Medio Oriente, Africa e soprattutto Emirati Arabi Uniti. Si distingue la compagnia aerea Emirates che sta sviluppando sistemi all’avanguardia presso il nuovissimo aeroporto internazionale di Dubai, Al Maktoum, anche con il lancio di robot-assistenti.

8. RIVOLUZIONE MID-SCALE
L’ascesa della middle class in Asia e Africa ha forzato anche i modelli di business che puntano sempre più sul mid-scale. Negli ultimi anni in Africa, per esempio, è cresciuto in maniera esponenziale il settore low cost aereo e al multi-brand per l’ospitalità in un continente dominato dai servizi up level. Radisson, infatti, ha annunciato 120 hotel entro il 2023 in Africa. Il 65% di questi sarà dedicato al segmento midscale: un’inversione di tendenza per il Gruppo che contava solo hotel sul turista internazionale big spender.

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