I Parchi Permanenti Italiani pronti a riaprire

28 Maggio 10:11 2020 Stampa questo articolo

Non sarà un’estate senza parchi divertimento: «Siamo pronti a riaprire – dichiara Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia, parco a tema di Bergamo – per portare finalmente la nostra magia e la nostra allegria nella vita dei bambini e dei ragazzi, fasce altamente penalizzate nel corso degli ultimi mesi, che oggi hanno il diritto di divertirsi in totale sicurezza».

Tante le misure di sicurezza adottate, a cominciare dal contingentamento degli ingressi in funzione degli spazi disponibili per evitare ogni forma di assembramento, anche attraverso l’adozione di sistemi di prenotazione online che avranno il vantaggio di evitare le code alla biglietteria. Il distanziamento minimo da osservare, anche sulle attrazioni, sarà di un metro, salvo nei casi in cui si pratichi intensa attività fisica, come nei parchi avventura dove sarà di due metri, e si applicherà sulla base di nuclei familiari o conviventi.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea all’ingresso, si dovrà indossare la mascherina, ad eccezione dei parchi acquatici. Le aree comuni saranno costantemente sanificate, così come i dispositivi eventualmente noleggiati per l’accesso alle attrazioni, gonfiabili, armadietti, lettini ed altre attrezzature. Negozi, hotel e altre attività interne ai parchi, come i punti ristoro, seguiranno pedissequamente le norme già previste per i rispettivi settori.

«Operiamo nella maggior parte dei casi all’aperto – prosegue Ira – e ci rivolgiamo ad una fascia di popolazione, quella dei ragazzi, dei bambini e dei loro giovani genitori, meno a rischio rispetto ad altre categorie. A dimostrazione della sicurezza del nostro comparto in altri Paesi Europei come Francia, Spagna e Germania, i parchi hanno già ottenuto da tempo il via libera definitivo».

Le decisioni in merito alle date spettano alle regioni e, in subordine, ai singoli parchi, per questo le strutture non riapriranno tutte alla stessa data: alcuni parchi faunistici, ad esempio, sono già aperti. In generale, però, è prevedibile che entro la seconda metà di giugno buona parte dei parchi sarà operativa.

Il comparto raggruppa oltre 230 realtà in Italia tra parchi a tema, parchi acquatici e parchi avventura per un totale di 25mila posti di lavoro (10mila fissi e 15mila stagionali) e ricavi per 450 milioni di euro nel 2019, cifre che salgono rispettivamente a 60mila occupati e 2 miliardi di euro di ricavi considerando l’indotto composto da hotel, ristorazione, merchandising, manutenzione e simili.

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