I pilastri di Ita Airways:
«Patto con il trade»

I pilastri di Ita Airways:<br> «Patto con il trade»
02 Novembre 07:00 2021 Stampa questo articolo

«Orgoglio e senso di responsabilità». Parte con due valori profondi, ma non scontati, il viaggio di Ita Airways. Valori che Emiliana Limosani, chief commercial officer della compagnia, trasmette ogni volta che racconta i risvolti e i progressi delle divisione che guida.

Dalla piattaforma B2B al programma di loyalty Volare fino ai codeshare con Air Malta e i charter per le crociere: al centro dei piani di Ita Airways c’è il ruolo dell’intermediazione. «Siamo finalmente nell’operatività e sono giornate intense, ma sappiamo bene che il mercato, la distribuzione e il cliente hanno bisogno di fatti: stiamo lavorando senza sosta per portare valore aggiunto alla nostra offerta e a tutti loro. Ci crediamo fortemente». L’itinerario, insomma, è tracciato: il forte legame con il trade «non è solo un segnale lanciato nei mesi di preparazione al decollo, ma è un pilastro del nostro piano industriale e degli sviluppi futuri», rimarca Limosani.

Quali sono gli strumenti a supporto del trade?
«Dal 26 ottobre è online per il mercato italiano Ita Connect, la piattaforma B2B che offre molteplici funzioni a più livelli. Il proprietario di un’agenzia potrà visualizzare l’archivio dei propri accordi commerciali con Ita, monitorare in maniera autonoma le performance, accedere alle prenotazioni Gruppi o individuale; e sceglierà a quali report e informazioni potranno accedere i suoi collaboratori. Il sistema è dotato anche di marketing cloud con la trasmissione di informazioni settimanali a tutti o alcuni membri dell’adv e sarà possibile programmare notifiche, reminder e dem al cliente. Dal prossimo anno sarà arricchito anche con un nuovo Internet Booking Engine che permetterà le funzioni post vendita, dal rebooking al rerouting fino al rimborso: sarà uno strumento fondamentale per rendere le agenzie più autonome».

Quando sarà disponibile per i mercati esteri?
«A inizio 2022. È una nuova piattaforma, quindi in queste settimane sono programmati anche dei release progressivi e le diverse funzioni verranno aggiunte man mano. Entro i primi di dicembre prevediamo di avere la versione finale della piattaforma che verrà poi lanciata anche all’estero. Nelle prossime settimane, infine, ci sarà la migrazione dall’attuale dominio www.itaspaconnect.com a quello ufficiale www.ita-airwaysconnect.com».

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La sfida di Ita Airways  è centrare il business. Come è costruita la politica tariffaria?
«Innanzitutto è basata sulla dinamicità e in alcuni casi – a parità di servizi – c’è anche competitività con alcune compagnie low cost. Le opzioni di pricing, poi, aumentano anche in base alle necessità del cliente sia in termini di franchigia bagaglio, sia di comfort a bordo e di flessibilità. Tutte le nostre tariffe hanno però di base due bagagli inclusi in cabina (un accessorio e un bagaglio, ndr); la tariffa Flex permette i cambi data illimitati mentre la Classic prevede sempre un cambio di volo gratuito».

Rapporti con il trade e programmi corporate: quali sono i progetti in corso?
«La strategia commerciale prevede la grande importanza del trade su tutto l’arco del piano. Abbiamo sottoscritto 30 letter of intent con i primari player della distribuzione leisure e business sul mercato italiano e anche internazionale e vogliamo proseguire su questo rotta perché il valore del mercato intermediato è nel dna di Ita AIrways. Stiamo supportando le compagnie di crociere per la loro programmazione invernale e estiva anche con una serie di voli charter. Sul lato business travel, poi, per le grandi aziende ci saranno degli accordi ad hoc che prevedono tariffe scontate e una serie di agevolazioni redimibili anche tramite anche il programma loyalty Volare. Per le pmi, invece, lanceremo un programma specifico. Stiamo lavorando anche alla nascita di Flightpass, un sistema di acquisto di carnet di viaggio per destinazioni o numero di viaggiatori sulle rotte più business».

Quali sono i primi feedback sul programma fedeltà Volare?
«Nei primi 12 giorni dal lancio dello scorso 15 ottobre abbiamo raggiunto 70.185 iscrizioni e circa 12mila status match richiesti. Un risultato che va oltre le nostre previsioni. Stiamo proseguendo con l’ampliamento delle partnership per offrire ai clienti un variegato ventaglio di proposte con la massima semplicità e flessibilità sia per l’accumulo sia per la parte di redemption: quest’ultima sarà usufruibile dall’inizio del prossimo anno».

Distribuzione tramite Gds e Ndc: qual è la strategia della compagnia aerea?
«Siamo presenti su tutte le piattaforme con il massimo livello della tecnologia, ma questa qualità per noi ha un costo elevato: vogliamo quindi fornire sempre maggiori contenuti a condizioni che dovranno evolversi nei prossimi anni, in un’ottica win-win. Sfrutteremo le nuove tecnologie distributive, però stiamo valutando anche l’adozione dell’Ndc per le opportunità che offre in termini di valore aggiunto per i servizi alle agenzie, come offerta ai passeggeri e anche per maggiori ricavi, anche grazie all’arrivo dal prossimo anno dei nuovi aeromobili».

Sulla scia dei vettori che si dedicano anche ai pacchetti di viaggio, nascerà una sorta di Ita Airways Holidays?
«Stiamo lavorando a un progetto che ricalca le holidays, ma è dedicato esclusivamente all’incoming e sarà utile a ricalibrare la presenza dei flussi esteri a bordo dei nostri aerei. Ma non è nostra intenzione sostituirci alle agenzie e a i t.o. partner, quindi il prodotto sarà sempre intermediato».

Intanto c’è bisogno di un grande sforzo commerciale all’estero…
«La nostra mission è quella di essere il vettore di riferimento in Italia e per l’Italia all’estero. Il ribilanciamento tra outgoing e incoming, poi, è una delle sfide che più ho a cuore e su questo la strategia è ben definita: abbiamo aperto le vendite tramite Bsp Iata a 66 mercati esteri che diventeranno 89 mercati entro i prossimi due anni. Allo tempo stesso presidiamo con 17 branch all’estero i mercati online (dove ci sono voli operati direttamente da Ita Airways) che diventeranno 23 entro due anni. I mercati offline (serviti da voli Ita Airways mediante i servizi operati dai vettori partner in codeshare o interline) sono coperti da accordi con 12 gsa ed entro il 2023 passeranno a 27».

Se dovesse rimettere l’abito da agente di viaggi, quale sarebbe la sua richiesta più importante a una compagnia aerea per affrontare la ripartenza?
«Sono stati due anni molto difficili per tutto il settore. Posso dire che noi crediamo nel valore aggiunte che le adv danno sia all’intera filiera sia al cliente e alla nostra stessa compagnia. Oggi gli agenti hanno bisogno di velocità, tecnologia, flessibilità operativa e commerciale e una customer journey che vada verso il “best in class”. Ita Airways vuole accompagnarli su tutti questi processi, soprattutto nella digitalizzazione. Sono cambiamenti graduali che vogliamo affrontare insieme: ci saranno e ci crediamo, con tutto il senso di responsabilità che comporta lanciare questa sfida partendo con un modello startup e l’ambizione di diventare un player globale».

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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