Il bilancio di Federalberghi Roma: «Stagione a due facce»

07 Novembre 12:00 2022 Stampa questo articolo

Stagione 2022 a due facce e una crisi energetica che sta mordendo più del Covid: l’emergenza continua per gli albergatori romani e il messaggio è stato lanciato nel corso della 72ª assemblea annuale di Federalberghi Roma svoltasi al Parco dei Principi Grand Hotel & Spa.

La manifestazione ha avuto luogo in forma privata, ma prima dell’inizio dei lavori gli albergatori hanno incontrato l’assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato.

L’assemblea è stata l’occasione per tracciare un primo bilancio dell’ultimo anno. Per il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli si è trattato di un 2022 a doppia faccia il cui andamento complessivo non lascia purtroppo assolutamente tranquilli per il futuro.

«Se dal punto di vista della domanda da Pasqua in poi la stagione ha visto il ritorno a Roma di flussi turistici pari, se non superiori a quelli del 2019, la pressoché totale mancanza di visitatori dei primi tre mesi del 2022 e l’aumento esponenziale dei costi dell’ultimo semestre ci porteranno a chiudere ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, i bilanci in passivo. Con i prezzi di energia e gas quadruplicati, i generi alimentari aumentati dal 15 al 25%, servizi necessari come quelli delle lavanderie cresciuti in termini di spesa del 30%, solo per fare alcuni esempi, le aziende alberghiere si trovano oggi nei fatti ad affrontare una recessione senza precedenti. Non è un problema di domanda, ma economico: la crisi generata dall’emergenza energetica è più grave di quella determinata dal Covid, e gli alberghi, già costretti a ricorrere all’indebitamento dal 2020, chiedono con forza sostegni allo Stato come e più di allora, perché sono in molti casi realmente in ginocchio. Basti dire che grandi strutture stanno considerando l’ipotesi della chiusura invernale; anche perché il mercato mondiale del turismo è ancora fermo per metà, con Paesi come Russia, Cina, Giappone, e aree come il sud est asiatico e in parte il Sudamerica che non sono ancora tornati a viaggiare, né lo faranno a breve».

In chiusura, Roscioli ha dato pieno merito all’impegno di Roma Capitale nel ridare alla città la vitalità di una metropoli con manifestazioni ed eventi di eccezionale richiamo che potrebbero anche aumentare in corso d’opera.

E proprio sulle strategie messe in campo dall’amministrazione capitolina per rendere la città di Roma sempre più sede ideale per grandi eventi internazionali si è incentrato l’intervento istituzionale dell’assessore Alessandro Onorato: «Roma offre ai visitatori contenuti unici al mondo sotto il profilo storico, monumentale e culturale. Tutti elementi utili, ma non sufficienti per garantire flussi di presenze significativi e stabili. Per questo già nel primo anno di amministrazione abbiamo creato le condizioni affinché Roma potesse recuperare finalmente la centralità che le spetta nell’ospitalità di grandi eventi, che generano importanti ricadute economiche dirette, sull’indotto turistico e in termini occupazionali».

Solo negli ultimi mesi, a Roma, ha ricordato Onorato, «si sono tenuti i più importanti concerti live della stagione in Italia. Con gli appuntamenti tra Circo Massimo, Stadio Olimpico e Auditorium Parco della Musica siamo tornati a superare, dopo decenni, Milano con 500mila biglietti venduti in più. Abbiamo ospitato appuntamenti sportivi internazionali, che hanno fatto registrare una media del 20% in più di presenze alberghiere nelle giornate di gara e, da aprile a luglio, il tutto esaurito. Tra questi, il mondiale di skateboard, gli Internazionali di tennis, il Premier Major Padel Tour, i mondiali di beach volley, la Formula E, gli europei di nuoto. Il prossimo anno il calendario sarà ancora più ricco, a partire dalla tappa finale del Giro d’Italia di ciclismo. Il nostro obiettivo è di proseguire nella valorizzazione di Roma e delle sue straordinarie venue storiche, archeologiche e architettoniche in una chiave moderna e nel massimo rispetto delle esigenze di tutela e salvaguardia. Per incentivare il turismo, destagionalizzare i flussi e sostenere le imprese che operano nel settore e generano ricadute positive su tutta l’economia cittadina e l’occupazione.»

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Andrea Lovelock
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