Il decreto Lavoro è legge: ecco cosa cambia

Il decreto Lavoro è legge: ecco cosa cambia
30 Giugno 13:11 2023 Stampa questo articolo

E ora il decreto Lavoro è legge. Il Parlamento ha approvato il testo: il voto della Camera dei Deputati – 154 a favore, 82 contrari e 12 astenuti – chiude l’iter del provvedimento, di cui si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tra le novità introdotte rientrano:  l’estensione dello smart working fino al 30 settembre    per i lavoratori fragili, pubblici e privati, e fino al 31 dicembre per i genitori di figli under 14 nel privato, la detassazione del lavoro straordinario e notturno nei festivi per il settore turistico e termale, maggiori tutele per la sicurezza nelle scuole, il rifinanziamento del Fondo per le famiglie di vittime di gravi infortuni del lavoro per 5 milioni di euro.

Inoltre, inserite modifiche su proroghe e rinnovi di contratti a tempo determinato e l’esclusione dai limiti quantitativi dei lavoratori assunti con contratti di apprendistato o, in caso di tempo indeterminato, di lavoratori in “ex” mobilità, disoccupati che godono di trattamenti di disoccupazione o di ammortizzatori sociali da almeno 6 mesi e di lavoratori svantaggiati.

Stabilito l’inserimento, tra i soggetti fragili destinatari dell’assegno di inclusione, di chi è inserito in programmi di cura e assistenza da parte dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla Pa e la previsione che le vittime della violenza di genere costituiscano nucleo a sé ai fini Isee con l’obiettivo di poterle agevolare per la percezione dell’assegno di inclusione.

«Con il via libera definitivo del Parlamento, si conclude l’iter di una riforma strategica per il lavoro – osserva il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, in aula al momento del voto definitivo di Montecitorio – Il nostro obiettivo è quello di promuovere il lavoro, accompagnare le persone attraverso la formazione e sostenere le fragilità con interventi come il nuovo assegno di inclusione. Miglioriamo la qualità dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, sosteniamo le famiglie con il taglio del cuneo fiscale e contributivo e rispondiamo con concretezza alle necessità di imprese e lavoratori».

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