Viaggi d’affari, l’Italia fa la parte del leone all’Imex di Francoforte

Viaggi d’affari, l’Italia fa la parte del leone all’Imex di Francoforte
17 Maggio 15:00 2024 Stampa questo articolo

Primo posto per l’Italia nel turismo congressuale europeo, ottime tendenze anche per i viaggi di lavoro e inversione di trend nelle preferenze per fasce di età con i trentenni che prediligono la penisola più degli over 60. Sono le buone notizie diffuse in occasione dell’Imex di Francoforte la principale fiera sul Mice in Europa, dove Enit ha partecipato con lo stand Italia insieme ad Alto Adige, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto, nonché le città di Milano e Roma, per orientare e presentare la nuova offerta legata al turismo congressuale e alla meeting industry insieme a 86 fornitori.

Mai come in quest’ultimo periodo l’Italia viene percepita come una destinazione ideale per il Mice, facilmente accessibile e adatta a ogni tipo di viaggio d’affari grazie a un’ampia gamma di offerte e prodotti. Non a caso l’Italia è anche una delle mete più gettonate per il bleisure, perché chi ha avuto modo di conoscere le bellezze dei dintorni durante il proprio viaggio di lavoro è felice di fermarsi più a lungo.

Imex 2024 da uff stampa Enit

«L’Italia guida il turismo congressuale in Europa e si posiziona al secondo posto a livello mondiale – sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè  – e questo risultato rilevante testimonia l’impegno e la credibilità della nostra nazione a livello globale. La scelta dell’Italia come sede per congressi internazionali dimostra che è ambita non solo dai turisti convenzionali, ma anche da coloro che partecipano a eventi di questo tipo. Questo processo positivo genera un circolo virtuoso che beneficia l’intero settore turistico e contribuisce alla reputazione internazionale. Un’Italia sorprendente con segmenti di mercato che si sviluppano in maniera sempre più performante come conferma anche il ranking Icca 2023 sul turismo congressuale, che la pone al primo posto superando anche la Spagna in Europa e al secondo posto nel mondo dopo gli Stati Uniti».

«A trainare la Penisola – aggiunge Alessandra Priante, presidente Enit – c’è Roma che scala la classifica da quattordicesima a settima e altre città punto di riferimento per i meeting internazionali come Milano, Firenze, Bologna e Napoli. Un attestato di stima anche per Enit, che sta costruendo bene in questa direzione attraverso fiere, workshop ed eventi internazionali di rilievo che creano un network sempre più solido».

Un’Italia finalmente competitiva come ribadisce l’ad Enit, Ivana Jelinic: «Primeggiano le città italiane che sono divenute punto di riferimento internazionale per i viaggi di lavoro e per l’ospitalità congressuale. Una nazione che è un concentrato di potenzialità e si sta affermando in modo sempre più prorompente sulla scena internazionale. Italia competitiva a livello globale  e la scalata Icca peserà ancora di più, consentendo di attrarre un pubblico selezionato e di alto livello composto da professionisti, esperti e decision marker provenienti da tutto il mondo».

E in occasione dell’evento in terra tedesca l’Enit,  su dati di  Banca d’Italia, Drv, Data Appeal e indagine specifica della sede estera Enit nel 2023, ha fotografato la situazione del bacino di vacanzieri più importante d’Europa: 54,6 milioni di tedeschi hanno effettuato viaggi di 5 o più giorni, in crescita del +14,2% rispetto all’anno precedente. Le spese di viaggio (servizi prenotati in anticipo) ammontano a 79 miliardi di euro e raggiungono livelli record, crescendo del +27% sul 2022 e superando del +14% il risultato del 2019.

Dei 65 milioni di viaggi per vacanza di lunga durata (5 giorni e oltre), il 22% si è svolto in Germania e il 78% all’estero: il 43,4% ha avuto come destinazione i paesi del Mediterraneo, l’11,0% l’Europa occidentale, il 6,8% l’Europa dell’Est, il 3,6% la Scandinavia e il 9,3% le mete a lunga distanza.

Circa poi le modalità di prenotazione e acquisto di viaggi e vacanze, regge bene la distribuzione tradizionale: le agenzie di viaggio, infatti,  hanno venduto oltre il 50% dei viaggi organizzati, soprattutto verso le località balneari del Mediterraneo e quelle su rotte a medio e lungo raggio. E l’Italia continua ad essere tra le mete turistiche più ambite dai tedeschi (8,2% dei viaggi per vacanza verso l’estero 2023), insieme ad altri mercati come Spagna (14,4%), Turchia (8,2%), Croazia (4,5%) e Grecia (4,2%).

Nel 2023, la Germania si è confermato il primo Paese di provenienza per l’Italia con circa 12,5 milioni di viaggiatori, che rappresentano il 14,5% sul totale internazionale. Leader anche in termini di spesa turistica con oltre 8 miliardi di euro, il 15,6% sugli introiti complessivi dall’estero.

Sempre secondo le indagini che sono state incrociate dall’Enit, si viaggia in Italia principalmente per vacanza, motivazione che coinvolge il 53,2% dei tedeschi nel 2023, e circa il 70,0% della spesa sostenuta. Soprattutto a vantaggio delle mete balneari dove si conta il 19,0% dei turisti, il 26,4% delle entrate, il 30,0% dei pernottamenti. Seguono le città d’arte con il 13,0% circa delle preferenze, le località lacuali (11,3%) e di montagna (6,6%). Si confermano habitué delle vacanze in Italia i viaggiatori tra i 35 e i 44 anni (33,2%) e tra i 45 e i 64 anni (35,1%), con un’incidenza che supera il 30,0% per entrambi. La classe d’età 25-34 rappresenta il 18,0% della clientela, gli over 65 il 9,0% e la fascia più giovane 15-24 il 4,3%.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore