Immacolata, viaggi low budget: l’analisi Confcommercio

Immacolata, viaggi low budget: l’analisi Confcommercio
07 Dicembre 10:49 2023 Stampa questo articolo

Numeri in linea con lo scorso anno, ma spesa media ridotta per il weekend lungo dell’Immacolata. Sette i milioni di italiani che pernotteranno, almeno una notte, in strutture turistico ricettive e case in affitto breve, per una spesa di circa 2,7 miliardi di euro, rileva l’Osservatorio Turismo di Confcommercio realizzato in collaborazione con Swg. Nel 75% dei casi, il Ponte non supera i tre giorni, con due pernottamenti.

In aumento le vacanze all’estero soprattutto tra i più giovani, tra chi non ha una famiglia e tra chi sceglie una vacanza più lunga: se nel 2022 gli italiani che pensavano di trascorrere il ponte dell’Immacolata all’estero erano l’11%, oggi sono saliti al 18%.

Da parte delle famiglie da una parte c’è la voglia di un ritorno alle abitudini pre pandemiche, dall’altra un’incertezza dettata dallo scenario internazionale, che nell’ultimo mese ha indotto 500mila italiani a rinunciare a un viaggio in programmazione. Più in generale, oltre la metà degli intervistati dichiara che nel periodo invernale deciderà solo in extremis o in base alle offerte che potrà trovare.

Mete preferite le città d’arte, le grandi città, le località di montagna e le destinazioni della costa. Il brusco cambiamento del meteo, con temperature più rigide e buone condizioni d’innevamento in quota, potrà favorire la corsa all’ultimo momento verso destinazioni montane.

Senza dimenticare l’effetto mercatini di Natale, che da tempo non è più appannaggio esclusivo delle zone alpine ma anche delle città d’arte e di molte aree del Centro-Sud – Campania, Umbria e Lazio – che insieme a Lombardia e Piemonte costituiscono la top five delle regioni scelte.

Chi opta per l’estero è particolarmente attratto dall’atmosfera pre natalizia delle grandi capitali e città di Francia, Germania, Austria e Regno Unito e New York. Torna però a strizzare l’occhio agli italiani l’esotico a portata di mano del Mar Rosso o quello, un po’ più distante, dell’Oceano indiano.

«I dati per il ponte dell’Immacolata sono in linea con il 2019 – commenta soddisfatta il ministro del Turismo, Daniela Santanchè –  È importante lasciarsi alle spalle il periodo della pandemia e oggi i numeri ci parlano di un comparto in salute, con un giro d’affari complessivo di 6 miliardi. Questo ci deve far guardare al futuro con fiducia e ottimismo, ma dobbiamo compiere un ulteriore salto di qualità verso la destagionalizzazione. Obiettivo alla portata del settore, che è pronto a gestire i flussi in concomitanza con festività e alta stagione, ma anche capace di distribuirli nel tempo e nello spazio».

IL MONITORAGGIO DI CONFINDUSTRIA ALBERGHI

Per il weekend dell’8 dicembre, secondo Confindustria Alberghi l’occupazione camere si attesta al 75% in leggera crescita rispetto allo scorso anno. Anche meglio le città d’arte come Firenze o Roma che toccano anche l’80%.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, stabile la componente domestica, in leggera crescita quella internazionale. In particolare Germania, Regno Unito e Francia, ma continua il trend positivo del turismo americano che dura ormai da diversi mesi.
«È ancora presto per definire l’andamento della stagione invernale. Certamente questi primi segnali sono positivi per il settore, dopo la leggera frenata registrata tra luglio ed agosto. L’Italia conferma la forte attrattività per i mercati internazionali, un vero e proprio asset per la crescita del settore e dell’occupazione. Ma è anche una sfida per le imprese che sono chiamate ad investire per adeguare l’offerta ad una clientela sempre più demanding, proprio quando più si fa sentire l’aumento esponenziale dei tassi», dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente Confindustria Alberghi.

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