India, tempo di Kerala tra ayurveda e backwater

01 Febbraio 12:58 2019 Stampa questo articolo

Tappa a Roma del roadshow promozionale europeo del Kerala Tourism: i principali seller dell’offerta di questa regione indiana, tra cui operatori incoming (Alhind Tours, Pioneer Personalized Holidays e Spiceland Holidays), strutture ricettive come Abad Hotels e Resorts, Cgh Earth, Fragrant Nature Hotels, Grand Hyatt Kochi Bolgatty, Isola di Cocco Ayurvedi Beach Resort, Sagara Beach Resort, Travancore Heritage e Xandari Resorts, hanno incontrato i tour operator specializzati italiani e alcune agenzie di viaggi interessate alla programmazione in questa magica zona dell’India.

Agli incontri erano presenti il rappresentante di Emirates, compagnie aerea che offre comode coincidenze dall’Italia via Dubai e gli Ayurvedic Centre di Kairali Health Resort, Somatheeram Ayurvedica Group e Somatheeram Resort. Tra i primi dieci luoghi paradisiaci del mondo, secondo il National Geographic Traveler, Kerala è davvero una destinazione long haul per tutte le stagioni: visitabile soprattutto da ottobre a febbraio, vuole ampliare i suoi plus d’offerta e oltre alle spiagge e alla rinomata pratica dell’Ayurveda, la scienza del benessere e della medicina olistica che ogni anno attira migliaia di visitatori, mira a far conoscere scenari inediti come gli itinerari d’avventura e il trekking per famiglie tra le colline e i suoi backwaters, con lagune mozzafiato dove incontrare sorprendenti testimonianze di flora e fauna.

Per il Segretario di Kerala Tourism, Rani George: «Il Kerala è una delle zone dell’India più visitate e apprezzate dal turismo europeo e da quello italiano. Nel 2017 abbiamo registrato quasi 1,1 milioni di arrivi internazionali e gli italiani in soli due anni hanno raggiunto i 23mila visitatori, con un incremento medio annuo del +55%. Grazie al prezioso supporto di compagnie aeree come Air India, Emirates e di prestigiose strutture ricettive, vogliamo consolidare i flussi dall’Italia e per questo organizzeremo educational per agenti di viaggi e fam trip per operatori e giornalisti, blogger, per approfondire la conoscenza delle nostre bellezze. Un obiettivo che possiamo raggiungere perché il Kerala, con la recente inaugurazione dello scalo internazionale di Kannur, vanta ben 4 aeroporti internazionali, favorendo la costruzione di programmi di viaggio sia per il centrosud, l’area a oggi più visitata, che per il nord del Kerala».

In termini operativi, secondo alcuni t.o. presenti al workshop, un viaggio in Kerala è certamente un plus del lungo raggio, può durare dai 10 ai 14 giorni e rappresenta un prodotto molto affascinante, soprattutto per il forte richiamo dell’ayurveda che evoca benessere e relax e per la facilità d’accesso aereo, offerta tra l’altro da compagnie molto note sul mercato. Dunque per quello che gli indiani chiamano “il Paese di Dio” c’è una nuova chance di potenziare l’incoming.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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