Investimenti e nodo Venezia: il rilancio dell’Adriatico

04 Maggio 11:27 2023 Stampa questo articolo

(DUBROVNIK) – La strada da fare è ancora lunga, ma le potenzialità per una reale affermazione del “brand Adriatico” ci sono tutte. Nell’edizione 2023 l’Adriatic Sea Forum torna a Dubrovnik per fare il punto sul maritime tourism, in un anno che si sta mostrando decisamente positivo. Tra i focus dell’evento organizzato da Risposte Turismo, in collaborazione con Assoporti e Dubrovnik Port Authority, c’è il tema degli investimenti. Ed è qui che emergono le principali novità.

Francesco di Cesare Adriatic Sea Forum 2023Se nel triennio 2020-2022, il valore totale degli investimenti nei porti dell’Adriatico è stato di 47,3 milioni di euro (di cui 11,7 milioni nei terminal crociere e traghetti e 35,6 milioni in marine e porti turistici), i numeri del triennio appena cominciato – 2023-2025 – raccontano un’altra storia. Ovvero, si prevede un totale di 416,1 milioni di euro equamente ripartiti: 209,7 milioni per cruise&ferry port e 206,4 milioni per marinas&tourist port.

«C’è una grande spinta negli investimenti per le infrastrutture destinate al turismo via mare – commenta Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo – Realtà pubbliche e anche private, soprattutto nella nautica, stanno credendo e scommettendo sui traffici in Adriatico. Nel volume di risorse che si andranno a impiegare, il dato di Venezia è fondamentale».

È l’Italia a guidare gli investimenti nei porti adriatici, con Venezia al primo posto (112 milioni di euro), seguita dal terminal di Ravenna (27,7 milioni) – che ospiterà l’edizione 2024 dell’Adriatic Sea Forum – e da Bari (11,5 milioni). «Se guardiamo a tutto il maritime tourism, con crociere, traghetti e nautica, dalle tendenze in atto emerge che il 2023 si avvicinerà a colmare il gap con il periodo pre pandemico. È bene rimarcare il recupero dell’Adriatico, ma questo specchio d’acqua merita più attenzione e risultati migliori dal punto di vista di presenze, di compagnie, di tratte ferry, di attività nautica tra sponda est e ovest. Il nostro assillo è che la regione sia stata sempre poco valorizzata, anche a livello promozionale», aggiunge di Cesare. In termini di passeggeri, mancano ancora all’appello i numeri del traffico (soprattutto crocieristico) di Venezia.

«Venezia è l’attore protagonista del film che potremmo chiamare Adriatico – ricorda il presidente di Risposte Turismo – Lo è stata quando le cose andavano bene e anche nel momento del crollo. Oggi alcune compagnie la sostituiscono con scali alternativi, altre scelgono proprio di non navigare in quest’area. Tutti i porti auspicano che possa tornare a volumi importanti e a ospitare navi più grandi, poiché questo garantisce toccate in altri scali. Gli investimenti messi in campo testimoniano il lavoro che la città sta facendo per garantire soluzioni di approdo che vadano oltre quelle un po’ provvisorie che ci sono oggi. Il 2027 dovrebbe essere l’anno di completamento del percorso per riportare circa 1 milione di passeggeri in laguna, tra Venezia e Chioggia. Non siamo ai 2 milioni di qualche anno fa, ma è una cifra importante e superiore ai numeri degli altri porti dell’Adriatico».

Tra i progetti che verranno realizzati, il nuovo terminal crocieristico di Marghera, a Venezia, per l’approdo di navi da oltre 25.000 tonnellate; il valore dell’investimento è 61 milioni di euro e la conclusione lavori è prevista nel 2026. Sulla sponda est della regione, è in dirittura d’arrivo la costruzione del nuovo terminal crocieristico di Igoumenitsa, in Grecia, che potrà ospitare navi fino a 240 metri di lunghezza: 50 milioni di investimento e termine lavori nel 2023. Tornando all’Italia, prosegue la costruzione della nuova stazione marittima al Porto Corsini di Ravenna, resa possibile grazie all’investimento di 27,7 milioni di euro da parte di Ravenna Civitas Cruise Port, la joint venture tra Rcl Cruises e Vsl Ravenna; i lavori saranno completati il prossimo anno.

Entro l’estate 2024, poi, sarà realizzata la seconda stazione marittima nel porto di Bari (11, 5 milioni di euro) e la prima infrastruttura di questo tipo a Spalato, Croazia (8,5 milioni).

Se Venezia è fondamentale nell’operazione “brand Adriatico”, un contributo decisivo potrà arrivare dalla collaborazione tra i Paesi dell’area. Risposte Turismo ha lanciato il primo summit dei presidenti dei porti adriatici durante la giornata inaugurale del forum. Un momento di confronto, a porte chiuse, per individuare soluzioni per far crescere il traffico crocieristico e via ferry e promuovere attività da realizzare negli scali, rafforzando il rapporto porti-città.

FERRY. Sui traghetti, il Covid ha pesato meno che sulle crociere. La lettura di Risposte Turismo sul 2023 dei ferry è positiva. «Da sottolineare l’attenzione delle compagnie al tema ambientale, in leggero ritardo rispetto alle crociere ma in recupero – dice Francesco di Cesare – Inoltre, se a livello di rotte non ci sono grandi cambiamenti rispetto al passato, sono cresciute molto in questi anni le soluzioni di accoglienza e intrattenimento. Si comincia a guardare al traghetto non solo come mezzo di trasporto, ma come parte della grande famiglia turistica. Un vantaggio per i passeggeri e anche per le destinazioni».

NAUTICA. L’Adriatic Sea Tourism Report 2023, presentato durante il forum, contiene anche un approfondimento sul turismo nautico nei sette Paesi dell’Adriatico. Su un campione di 78 marine, oltre la metà ha registrato nel 2022 un valore superiore al 2019 per servizi di noleggio posti barca (51%), manutenzione (48%) e vendita di equipaggiamento (42%).

Il 2023 si apre con l’incremento delle tariffe alla clientela (posti barca e servizi), segnalato dal 71%. Passando alle aree di miglioramento, l’indagine evidenzia ancora poca integrazione delle marine con i programmi turistici delle aree ospitanti, con scarsa offerta di escursioni e tour guidati da parte delle strutture nautiche (solo il 21,1% del campione). Marine e società di charter sono fiduciose sulla crescita della domanda (rispettivamente, per il 39 e il 60%, si aspettano una crescita dopo i buoni risultati del 2022).

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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