Italia, Istat sul turismo: 2023 anno del sorpasso

Italia, Istat sul turismo: 2023 anno del sorpasso
10 Maggio 11:52 2023 Stampa questo articolo

I dati Istat provvisori sul turismo 2023, riferiti al bimestre gennaio-febbraio, «sembrano confermare la definitiva ripresa del settore». Queste le parole di Sandro Cruciani, direttore della Direzione Centrale per le statistiche ambientali e territoriali dell’Istat, nel corso dell’audizione nella commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera.

Cruciani ha indicato un +45,5% di presenze complessive rispetto allo stesso bimestre dell’anno 2022, con una crescita rilevante sia delle presenze straniere (+70,5 per cento) sia di quelle domestiche (+28,8 per cento).

Oltre al confronto con lo scorso anno, l’Istat guarda al paragone con il “forse ex anno record” 2019: nel bimestre gennaio-febbraio 2023 rispetto allo stesso periodo del 2019 le presenze degli italiani sono in aumento del +4,8%, mentre quelle straniere del +3,5 %).

Un risultato che risponde al “balletto” sui numeri della ripresa del turismo europeo segnalati da European Travel Commision e Unwto.

«Se i dati relativi ai prossimi mesi confermeranno questa tendenza, sarà possibile registrare nel 2023 il pieno recupero, e persino il superamento, dei livelli pre pandemici», ha aggiunto il direttore.

Arriva a caldo il commento del ministro del Turismo Daniela Santanchè: «Ottimi i dati presentati in audizione dall’Istat – ha dichiarato – Confermano la ripresa di un settore che è fondamentale per l’economia della nazione. La testimonianza che il 2023 sarà davvero l’anno del sorpasso sul 2019. E questo deve spingerci a fare sempre di più, intervenendo per rendere strutturali i dati sul turismo favorendo politiche di destagionalizzazione e di controllo del fenomeno dell’overtourism, che penalizza tante meravigliose località italiane».

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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