Italiani disposti a pagare di più per un volo green

Italiani disposti a pagare di più per un volo green
02 Maggio 13:48 2024 Stampa questo articolo

I turisti italiani sono “mediamente” attenti e informati sui viaggi sostenibili e sulle iniziative per ridurre l’impatto ambientale. Lo rivela un’indagine della compagnia spagnola Volotea, in collaborazione con Analytics Arts, su un campione di consumatori che hanno preso un aereo negli ultimi 12 mesi. Inoltre, la maggior parte degli intervistati si dichiara disposto a pagare di più un biglietto aereo per una maggiore sostenibilità o comunque è propenso a valutarne la possibilità a seconda del prezzo.

Nel dettaglio, in una scala di valori che va da 1 a 9, per gli italiani che devono organizzare un viaggio l’importanza della sostenibilità è pari a 6.2. L’indagine attesta che l’attenzione al rispetto per l’ambiente presenta dei margini di miglioramento, anche se è opportuno sottolineare che il 54% degli intervistati ha assegnato all’aspetto delle sostenibilità una valutazione tra 7 e 9.

Inoltre, il cambiamento climatico è un aspetto che influenza la scelta della destinazione per le vacanze del 34% degli intervistati, mentre è un fattore al quale il 30% dei viaggiatori non ha mai fatto caso. Il 22% si è dichiarato invece propenso a pagare un sovrapprezzo sul biglietto aereo a favore di un’opzione più rispettosa del pianeta, mentre per il 50% la scelta di una maggiorazione di costo a fronte di una soluzione più sostenibile è condizionata dalla somma richiesta. L’approccio presenta delle differenze significative tra i generi: sono soprattutto gli uomini (26%) a valutare senza riserve un costo superiore per volare in modo più green, mentre le donne si dimostrano più prudenti: il 55% valuterebbe la possibilità a seconda del prezzo.

Alla richiesta di stilare una classifica dei mezzi di trasporto che più impattano sul pianeta per emissioni di Co2 a persona per km percorso, il 25% degli intervistati ha risposto correttamente indicando, dal più al meno inquinante, l’aereo, l’automobile, il bus e infine il treno. I meno informati sono i giovani tra i 25 e i 34 anni insieme agli over 65, che considerano l’aereo inquinante al pari dell’auto. Il 58% degli italiani sa che viaggiare con valigie pesanti è più impattante per l’ambiente.

Per quanto riguarda la percezione dell’impegno del settore dell’aviazione rispetto allo sviluppo sostenibile, mentre il 48% ritiene che le compagnie aeree abbiano fatto passi avanti ma serve un impegno più profondo, il 26% dichiara che il raggiungimento di traguardi significativi è ancora lontano. Tra le iniziative più conosciute e avviate dalle compagnie per ridurre il proprio impatto ambientale, al primo posto c’è la scelta di privilegiare i collegamenti diretti, meno inquinanti di quelli che prevedono scali (40%), gli investimenti per l’introduzione di tecnologie all’avanguardia (37%), l’utilizzo di Saf – Sustainable Aviation Fuel, il carburante per l’aviazione sostenibile (33%), le iniziative di compensazione, tra cui la piantumazione di alberi (30%) e le attività di comunicazione volte a sensibilizzare i viaggiatori (26%).

Volotea si è posta l’obiettivo di ridurre le emissioni dirette di Co2 per passeggero-km del 50% entro il 2025, con cinque anni di anticipo rispetto al programma iniziale. Inoltre, intende ridurre le emissioni del 58% entro il 2030. Dal 2012, anno in cui ha iniziato a operare, ha lanciato più di 50 iniziative per limitare il consumo di carburante degli aerei, ottenendo la riduzione dell’impronta di carbonio per passeggero e km di oltre il 45%. Dal 2022 la compagnia è impegnata nello sviluppo di tecnologie alternative prive di emissioni.

La foto è stata inviata dall’ufficio stampa di Volotea.
  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore