La big wave delle crociere: “2023 anno da record”

La big wave delle crociere: “2023 anno da record”
12 Aprile 07:00 2023 Stampa questo articolo

Qualcuno, a livello globale, lo aveva immaginato già a maggio scorso, quando il panorama non era così limpido. Come per esempio il presidente e ceo di Norwegian Cruise Line Holdings Frank Del Rio: «Guardando al nostro advanced booking, il 2023 potrebbe essere l’anno migliore nella storia dell’industria delle crociere», aveva dichiarato. Altri si pronunciavano con più cautela sui numeri. Ma, per la serie “The best is yet to come”, oggi tutto porta a pensare che sarà proprio il 2023 l’anno migliore di sempre per il settore.

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L’industria delle crociere è tornata e sta battendo i record del pre pandemia. Clia prevede che il numero di passeggeri quest’anno, a livello internazionale, superi le cifre del 2019, con circa 31,5 milioni di persone che si imbarcheranno nel 2023. Segnali confermati anche dalle nuove navi attualmente in costruzione.

In questo panorama, brillano i numeri italiani e anche il ministro del Turismo Daniela Santanché ha ricordato la «centralità del mare dal punto di vista economico, strategico e turistico» in occasione della Giornata del Mare l’11 aprile.

Le prime stime sulle crociere in Italia sono arrivate dallo short report Speciale Crociere di Risposte Turismo, con la previsione del superamento dei 12,4 milioni di passeggeri grazie a quasi 5.000 toccate nave in più di 50 porti italiani. Dato che si traduce nella chiusura del gap con il 2019 e che fa segnare un record per almeno 10 porti crocieristici italiani.

«Ancora una volta l’industria ha reagito ad avversità che ne hanno minato i risultati, riuscendo, in Italia e non solo, a colmare il gap del 2020 più velocemente di quanto fatto da altri prodotti turistici – commenta il presidente di Risposte Turismo Francesco di Cesare – Risultato che poggia sull’elevata fiducia mostrata dall’ampio bacino dei repeater, ma frutto anche degli sforzi per innovare, adeguarsi a vincoli e protocolli, presentare soluzioni più attente a esigenze e sensibilità dei clienti».

Dal Seatrade Cruise Global di Fort Lauderdale, alla fine di marzo, anche Cemar Agency Network si è espressa sull’Italia e sul prossimo biennio partendo dall’anno in corso. Per il 2023, l’agenzia marittima rivede al rialzo il dato dei passeggeri movimentati nei porti della Penisola: entro fine anno saranno circa 12,8 milioni superando del 37,6% il 2022 e, soprattutto, facendo segnare un +9,2% rispetto al 2019, scalzando così il primato dell’ultima stagione pre pandemica. I porti italiani coinvolti saranno 72.

«Abbiamo ricevuto e analizzato forti segnali di crescita, in particolare sul numero dei passeggeri – dichiara il presidente di Cemar Sergio Senesi – L’Italia si riconferma prima destinazione crocieristica nel Mediterraneo, con il biennio 2023-2024 che vedrà inoltre l’arrivo di nuove navi sempre più green». Le prime valutazioni di Cemar Agency Network stimano un’ulteriore crescita nel 2024, con più di 13 milioni di passeggeri. Tornando allo sguardo macro, a livello internazionale l’arrivo di nuove navi pone un serio interrogativo in termini di capacità. Già nel 2024 ci sarà il 16% di posti in più rispetto al 2019. Secondo la Cruise Intelligence Platform (Cruise-Ip) di Tourism Economics, nei prossimi anni l’offerta di crociere potrebbe superare la domanda in alcuni mercati. Il ché porterebbe le compagnie a dover fare scelte diverse anche in fatto di prezzi.

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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