L’addio degli albergatori al tax credit

08 Luglio 07:00 2019 Stampa questo articolo

Tax credit, ultimo atto. Il Mipaaft ha pubblicato la graduatoria relativa al bando 2019 per la concessione del credito d’imposta per gli investimenti di riqualificazione delle strutture ricettive e termali. A fronte di 2.538 istanze presentate, sono state ammesse a fruire dell’incentivo 1.975 imprese, per complessivi 116,7 milioni di euro, con un importo mediamente pari a 58.734 euro per ciascuna azienda.

Il Centro studi di Federalberghi evidenzia come la provincia con il maggior numero di istanze approvate sia stata Bolzano, con 189 imprese ammesse a fruire del beneficio per circa 18,6 milioni di euro, seguita da Rimini (114 imprese ammesse e 4,9 milioni di euro), Napoli (97 imprese e 7,1 milioni), Venezia (88 imprese e 5,1 milioni), Milano (84 imprese e 5,8 milioni), Trento (77 imprese e 4,4 milioni), Roma (69 imprese e 4,8 milioni), Verona (53 imprese e 2,8 milioni), Sondrio (41 imprese e 1,7 milioni) e Salerno (39 imprese e 2,8 milioni).
Nei suoi cinque anni di applicazione, la misura ha interessato 8.874 imprese, per complessivi 356 milioni di euro, con un importo medio di 40.117 euro.

BOCCA: «PIÙ RISORSE E STOP AL CLICK DAY». Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, esprimendo «soddisfazione per il coraggio dimostrato dagli imprenditori del settore che – nonostante mille difficoltà – continuano a credere nel futuro e a investire», ricorda come in questi anni moltissimi interventi siano rimasti esclusi dall’incentivo, a causa della insufficiente dotazione finanziaria.

Preoccupato lo sguardo sul futuro: «La legge di bilancio non ha stanziato le risorse necessarie per rifinanziare il tax credit e pertanto, se non vi sarà un intervento urgente, calerà tristemente il sipario sull’unica misura nazionale che offre un sostegno concreto – seppur di dimensioni esigue – alle imprese che investono nel turismo».

Il presidente degli albergatori sollecita «l’attuazione di quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza 2019, con il quale il governo si è impegnato a conferire particolare attenzione al tax credit» e chiede di «aumentare le risorse disponibili e di superare il meccanismo del click day, adottando una modalità analoga a quella prevista per la ristrutturazione delle abitazioni private, per assicurare la doverosa copertura a tutti coloro che effettuano un investimento».

Bocca si dice, infine, rammaricato «per la mancata approvazione degli emendamenti al decreto crescita che avrebbero consentito l’immediata riattivazione dell’istituto» e chiede «che con la prossima legge di bilancio vengano garantite le risorse necessarie e venga corretta una procedura iniqua, che assegna il credito a chi ha il dito più veloce o la linea internet più performante, per non parlare delle le peripezie che hanno caratterizzato l’ultimo click day».

INDAGINE SUGLI INVESTIMENTI. Secondo un’indagine sugli investimenti nel settore alberghiero, realizzata dal Centro studi di Federalberghi nell’ultima settimana di giugno, il 26,5% degli albergatori dichiara che la propria struttura ha necessità di una ristrutturazione, integrale o parziale; e il 53,4% intende effettuare investimenti nel corso dei prossimi dodici mesi.

I principali interventi programmati riguardano l’ammodernamento degli arredi delle camere (70,4%), degli arredi delle zone comuni (63,8%) e dell’immobile (47,86%).
Tra coloro che non prevedono di effettuare investimenti, il 60% dichiara che la propria scelta dipende dalla situazione economica contingente.

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