Malpensa e il sogno americano di Air Italy

14 Maggio 07:00 2019 Stampa questo articolo

Los Angeles, San Francisco e Toronto: in un solo mese – dal 3 aprile al 6 maggio – Air Italy ha portato a termine il posizionamento dei suoi nuovi tasselli sullo scacchiere dell’estate a lungo raggio.

Una strategia chiara che fa del Nordamerica la terra d’elezione per la compagnia aerea ex Meridiana, soprattutto dopo i tentativi non troppo fortunati di sviluppare le rotte verso Oriente. Il network Air Italy, centrato sulla base di Milano Malpensa e che contava già le rotte per New York e Miami, ora prevede quella per Los Angeles (quattro volte alla settimana), per San Francisco (quattro volte alla settimana), e il collegamento con Toronto (operativo ogni giorno tranne il giovedì).

Tutti i voli, inoltre, beneficiano di connessioni nazionali tra Milano e Roma, Napoli, Palermo, Catania, Lamezia Terme, Cagliari e Olbia. Il nuovo volo per la capitale dell’Ontario, quindi, sarà stagionale ed è programmato fino al 25 ottobre 2019 e operato da un Airbus A330-200 dotato di 24 posti in Business Class con poltrone completamente reclinabili e 228 posti in Economy.

«Esiste un enorme potenziale di crescita sulla direttrice verso il Canada, un Paese che presenta una forte posizione economica, importanti relazioni a livello globale e un’ampia comunità di italiani che vi vivono stabilmente – ha detto durante l’inaugurazione il chief operating officer di Air Italy, Rossen Dimitrov – Chiaramente ci aspettiamo una crescita del turismo verso il Canada, ma anche un aumento degli scambi commerciali legati ai settori della moda, dell’alimentazione e della cultura, che potranno beneficiare dei nostri sei voli settimanali».

Una raffica di voli Oltreoceano che ha solleticato perfino i dubbi delle tre grandi compagnie Usa – Delta, United e American – che hanno accusato Air Italy di operare per nome e per conto della controllante Qatar Airways (che detiene il 49% della compagnia, mentre Alisarda ha il restante 51%, ndr) permettendo così al Gruppo qatariota di aggirare gli accordi tra i vettori del Golfo e gli States. Accuse lanciate perfino in audizione al Congresso Usa, ma che finora non hanno avuto nessun riscontro materiale.

Air Italy, galvanizzata da tale attenzione, ha risposto con un dettagliato comunicato. “Disponiamo di una flotta di 13 aeromobili, di cui 5 sul lungo raggio. Siamo perplessi (seppur leggermente lusingati) dal fatto che i tre più grandi vettori Usa, che gestiscono una flotta di oltre 2.500 aeromobili, sostengano di essere minacciati da noi – sostiene la nota di Air Italy, che prosegue – Qatar Airways non opera in codeshare sulle nostre linee. Se una qualsiasi di queste tre compagnie (che con i loro alleati hanno il 90% del traffico) credesse che la nostra piccola quota di mercato sia una minaccia, che non dovremmo servire gli Usa o avere la licenza italiana allora dovrebbe indirizzare il proprio reclamo all’Enac e alla Commissione europea”.

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Veronica Pons
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