Malta e la promozione creativa firmata dagli studenti dello Ied

04 Dicembre 13:18 2018 Stampa questo articolo

Promuovere la destinazione Malta attraverso i segni della sua cultura, della sua archeologia e architettura, dei suoi costumi, riproposti con ideazioni grafiche uniche, personalizzate. È la “pazza” ma bella idea del Malta Tourism Authority in Italia che insieme allo Ied (Istituto Europeo di Design) diretto da Nerina Di Nunzio, hanno dato vita ad un progetto creativo, i cui risultati sono stati presentati nella sede dell’Istituto a Roma, alla presenza dell’ambasciatrice di Malta in Italia Vanessa Frazier che si è detta «entusiasta»di questo lavoro di gruppo fatto da giovani per il turismo, essenzialmente di domani.

Le modalità dell’operazione sono state molto semplici: i migliori studenti dello Ied hanno preso parte ad  un tour esperenziale a Malta per indurli a scovare i segni distintivi del Paese, per trasferirli poi in una personale ideazione grafica che – oltre ad essere diventata un libro illustrativo – diventerà presto oggetto di attività di promozione e di merchandising. Diciotto “segni” trasformati, dunque, in simboli del brand turistico di Malta.

Per il direttore del Malta Tourism Authority in Italia, Claude Zammit Trevisan: «Da 50 anni le azioni di marketing volte alla promozione turistica di Malta si sono avvalse di immagini simboliche divenute vere e proprie icone. Lo Ied ed i suoi studenti hanno individuato le icone più rappresentative e le hanno riproposte in una chiave contemporanea. Tutte ideazioni che si prestano a possibilità di impiego nel merchandising – come borse, magliette, penne, tazze ed altri gadget che evocano Malta – un’operazione riuscita, anche perché con queste elaborazioni grafiche fatte da giovani siamo sicuri di poter dialogare anche con i viaggiatori delle nuove generazioni. Del resto Malta è una delle destinazioni per giovani: piena di vita durante tutto l’anno con molteplici opportunità culturali, sociali, sportive».

Soddisfatto anche Luigi Vernieri, capofila del progetto e direttore progetti speciali Ied: «Questa operazione ha dato la possibilità a giovani creativi di conoscere a fondo una destinazione dai molteplici stimoli: immagini, simboli, voci, storie e gente che raccontano un territorio. Tutti fattori sfruttati per ideare un linguaggio visivo di grande efficacia».

L’esposizione dei diciotto elaborati grafici, presso la sede Ied di Roma (via Alcamo),  sarà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2019.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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