Matrimonio Ita-Lufthansa, settimana decisiva

Matrimonio Ita-Lufthansa, settimana decisiva
24 Gennaio 11:44 2022 Stampa questo articolo

Questo matrimonio s’ha da fare, e anche in fretta. Ribaltando la famosa frase de I Promessi Sposi, la rotta di Ita Airways è costellata di colpi di scena e dopo il paventato ritorno del marchio Alitalia, ora sembra arrivato il momento dell’accordo con Lufthansa, che sarebbe disposta ad acquisire il 40% della compagnia italiana.

Lo scorso fine settimana, infatti, un articolo del quotidiano Il Foglio ha annunciato come ormai imminente la chiusura della trattativa tra la newco che ha sostituto Az e il colosso tedesco.La novità non è tanto l’accordo con Lufthansa – da mesi in pole position assieme a Air France – quanto la netta accelerata che sarebbe stata impressa alle trattative.

Secondo il quotidiano, infatti, già negli scorsi giorni si sarebbe arrivati ad un primo accordo sugli aspetti chiave della partnership, ovvero: dotazione finanziaria, risanamento dei conti, ruolo di primo piano per l’aeroporto di Fiumicino come hub per i voli diretti per Africa e parte delle rotte per le Americhe, l’integrazione degli acquisti.

Quest’ultima voce è quella che caratterizza le altre acquisizioni del passato del colosso tedesco che, infatti, condivide con Swiss, Brussels e Austrian Airlines la centrale acquisti. La proposta presentata dai tedeschi a Ita Airways, infatti, prevede “l’accesso all’infrastruttura di Lufthansa non soltanto per vendere i biglietti, ma anche per ottimizzare le spese operando attraverso un’unica centrale acquisti e ottenendo sconti preziosi. Ridurre i costi è la chiave per sopravvivere in questi anni di crisi profonda. Ita potrebbe poi partecipare ai progetti interni del gruppo tedesco che vanno dalle operazioni per l’incremento dei ricavi alla riduzione del consumo di cherosene nei voli”, scrive il quotidiano.

Nel pacchetto, inoltre, c’è l’allettante proposta di entrare nella joint venture transatlantica con United Airlines e Air Canada come partner principale e non di secondo livello (a differenza di quanto Alitalia scontasse nella similiare joint venture con Air France-Klm e Delta) “per crescere in futuro senza un limite di rotte e ricavi” e ovviamente il passaggio dall’attuale alleanza SkyTeam a quella a trazione tedesca Star Alliance.

Confermato, infine, per il 31 gennaio il prossimo cda aziendale che potrebbe perfino già ratificare l’offerta di LH, nonostante il presidente esecutivo Alfredo Altavilla abbia comunicato in audizione alla Camera che a febbraio verrà aperto la data room per i potenziali investitori e che un accordo finale dovrebbe essere raggiunto entro la prima metà dell’anno.

L’impressione, però, è che i motivi per accelerare il “matrimonio” ci siano tutti: l’incertezza sulla tenuta del governo Draghi, con il premier che è il primo e più forte sponsor dell’operazione Ita Airways e del suo presidente, Alfredo Altavilla ; e i conti di Ita che stentano a decollare a causa anche delle nuove restrizioni di viaggio dovute al diffondersi della variante Omicron. Anche le voci dei dissidi tra Altavilla e l’ad Fabio Lazzerini sono un’ulteriore passaggio che spinge verso una soluzione rapida per il futuro della newco.

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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