Mobilità integrata e idrogeno: la ripartenza green secondo Flixbus

Mobilità integrata e idrogeno: la ripartenza green secondo Flixbus
08 Aprile 11:00 2021 Stampa questo articolo

Ripartenza green per Flixbus che pone la sostenibilità come perno, rilanciando però l’istanza di nuovi investimenti nelle infrastrutture, dal momento che la prossima stagione si preannuncia all’insegna del turismo di prossimità e della riscoperta della dimensione locale.

«La visione di un sistema di mobilità integrata efficiente ed ecocompatibile, libero dall’uso del mezzo privato – osserva Andrea Incondi, managing director di Flixbus Italia –  guida da sempre il nostro operato. In linea con questa visione, riteniamo che la prospettiva di un rilancio del turismo in ottica di sostenibilità, come auspicato dalle istituzioni, offra agli attori del trasporto un’occasione unica per unire le forze e imprimere una svolta alla mobilità in Italia».

Come emerge dallo studio «Il viaggiatore green», commissionato da FlixBus all’istituto di ricerca Squadrati, esiste in Italia una comunità di viaggiatori responsabili disposti ad accogliere la sfida di una rivoluzione ecologica nella mobilità. Ad esempio molti intervistati utilizzano l’auto privata per spostarsi per l’assenza di alternative, ma l’83% rinuncerebbe all’uso del mezzo personale se potesse arrivare a destinazione con mezzi collettivi, e il 53% sarebbe pronto a raggiungere la meta con più mezzi, ma meno inquinanti.

IL RISPARMIO CONTA PIU’ DELLA CO2. Inoltre, anche chi dichiara di avere a cuore l’ambiente vi presta meno attenzione in vacanza: il 44% degli intervistati indica come prioritari il contenimento dei costi, il 17% la brevità del viaggio e il 12% il numero ridotto di cambi; solo per il 4% il contenimento delle emissioni è cruciale nella pianificazione del soggiorno. L’esigenza di comodità in vacanza si riflette nelle preferenze accordate ai mezzi di trasporto: l’auto è la soluzione preferita per le vacanze in Italia, l’aereo per quelle all’estero.

In sintesi, le carenze infrastrutturali vincolano a scelte di viaggio meno ecologiche anche gli italiani più responsabili. Per una ripartenza del turismo che abbracci la svolta green è cruciale che gli attori del settore collaborino per rendere l’infrastruttura sempre più efficiente e attrattiva.

«Da questi dati – aggiunge  Incondi – scaturisce l’esigenza di un approccio intermodale e responsabile al viaggio. Promuovere la riscoperta del territorio puntando sempre più su mezzi collettivi e su itinerari meno conosciuti e su una destagionalizzazione dei flussi turistici, a beneficio sia dei visitatori che delle comunità locali: questa è la direzione da intraprendere. Per questo, ora, si valorizzino le infrastrutture pubbliche. Si pensi alle autostazioni, che in molte città rappresentano il vero e proprio biglietto da visita per i turisti».

BUS A ENERGIA ALTERNATIVA. Un altro ostacolo alla ripresa in chiave più sostenibile, sempre secondo Flixbus,  è rappresentato dalla scarsa consapevolezza dell’anima green dell’autobus. Secondo lo studio, l’autobus patisce infatti una maggiore diffidenza sul tema dell’inquinamento rispetto ad altri mezzi come il treno, ritenuto assai più sostenibile, sebbene – fanno notare i vertici Flexibus – l’autobus possa sostituire fino a 30 auto su strada. Il livello di sostenibilità aumenta nel caso di mezzi alimentati con fonti di energia alternative, tema caro a FlixBus, che ha sperimentato gli autobus elettrici e ad energìa solare e ha messo a progetto il lancio dei primi autobus a idrogeno. Inoltre, sono già in atto iniziative ad hoc, come l’accordo tra FlixBus e l’ONG Atmosfair, attiva nella realizzazione di progetti di tutela del clima certificati ONU, grazie a cui i passeggeri possono compensare le emissioni di CO2 prodotte in viaggio.

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