Msc riconquista l’America: battezzata Seashore

Msc riconquista l’America: battezzata Seashore
19 Novembre 10:19 2021 Stampa questo articolo

Nemmeno la pandemia è riuscita a frenare i piani d’espansione di Msc Crociere. Che dopo essere diventata market leader in Europa, ora punta alla conquista del più grande mercato crocieristico globale, quello americano. Lo fa salpando da Miami, la capitale mondiale delle crociere, base di Msc Seashore – la nuova ammiraglia della flotta e più grande nave mai costruita in Italia – battezzata il 18 novembre sull’isola privata di Ocean Cay, la riserva marina alle Bahamas di proprietà della compagnia di crociere.

Prima unità della classe Seaside Evo, Seashore è una nave dal design innovativo e glamour, ma soprattutto rappresenta un ulteriore tassello in una più ampia strategia che nei prossimi anni porterà la compagnia a scalare un mercato da 53 miliardi di dollari l’anno e a raggiungere la cifra di 5,5 milioni di passeggeri globali entro il 2029.

I PIANI PER GLI STATES
«I primi due gruppi crocieristici al mondo sono di matrice americana – afferma Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere – Perché è qui negli Stati Uniti, e in Florida in particolare, che è nata la crocieristica mondiale e con l’area caraibica rappresenta il primo mercato al mondo. Nel 2019, su un totale di 30 milioni di persone che hanno fatto crociere, 13 milioni erano americani. Oggi Msc è market leader in Europa, cioè il brand con la maggiore disponibilità di navi, e per noi gli Stati Uniti rappresentano la nostra conquista, la nostra frontiera».

È quindi in una prospettiva di più ampio respiro che si inserisce il posizionamento di Msc Seashore a Miami, che diventa così la terza unità della compagnia di base negli Stati Uniti, affiancata da Msc Divina e, dall’inverno 2022-23, anche da Seascape. Mentre Meraviglia verrà posizionata nel nuovo home port di Orlando/Port Canaveral, da cui sono previsti anche itinerari brevi di 3, 4 e 7 notti.

MSC Onorato, Vago, Massa

Gli investimenti della compagnia oltreoceano includono inoltre l’isola privata di Ocean Cay a uso esclusivo degli ospiti di Msc, riaperta dopo la chiusura causa pandemia in occasione della cerimonia di battesimo di Seashore. Vale poi 450 milioni di dollari il nuovo terminal passeggeri a Port Miami che sarà costruito con Fincantieri e potrà ospitare fino a tre navi di nuova generazione per un totale di 36.000 passeggeri al giorno.

GLI SPAZI E IL DESIGN DI SEASHORE
Ispirata alla città di New York, Msc Seashore è stata progettata per il mercato americano, concepita con l’obiettivo di avvicinare il più possibile gli ospiti al mare, accorciando le distanze. Seashore è anche una nave green, dotata delle più avanzate tecnologie per ridurre del 90% le emissioni di ossido di azoto ed è la prima nave da crociera al mondo a disporre del sistema di igienizzazione dell’aria “Safe Air” sviluppato da Fincantieri per eliminare virus e batteri e garantire aria pulita e sicura a bordo.

Gemella di Msc Seaside e Seaview, la Seashore ha la caratteristica unica di disporre di ampi spazi esterni: ben 13.000 metri quadrati, posizionati non soltanto nella parte superiore, ma anche al livello del ponte 8, quindi al centro della nave, dove si trova anche una spettacolare infinity pool situata a poppa.

Questa tipologia di nave è stata infatti immaginata per essere vissuta soprattutto all’esterno, garantendo una innovativa circolazione degli ospiti, adattandosi perfettamente ai climi caldi, come appunto i Caraibi. «Per differenziarci abbiamo immaginato gli spazi della nave in maniera differente – sottolinea Massa – Per esempio, in tutti i teatri delle navi americane ci sono i tavolini, nei nostri no, nel rispetto della cultura europea per cui a teatro si sta in silenzio. Le navi della competizione tendono ad avere quello che gli americani chiamano wow effect, cioè ambienti molto grandi che ti lasciano senza parole. Noi invece tendiamo ad avere ambienti più piccoli e diversificati per favorire la socializzazione di persone con interessi differenti. Gli arredi e i colori sono più sobri, più soft. Abbiamo puntato molto sul concetto di italianità, sulla cultura dell’accoglienza europea per essere un elemento distintivo in giro per il mondo».

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Maria Grazia Casella
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