Neos, Lupo Rattazzi e la sfida del charter di qualità

19 Dicembre 15:12 2017 Stampa questo articolo

Con un fatturato di 300 milioni di euro e una previsione di crescita per il prossimo anno a doppia cifra, Neos continua a essere l’unica compagnia aerea in Italia con il bilancio in utile e l’unica che, negli ultimi tempi, non è passata attraverso le forche caudine di fallimenti, cambi di proprietà, acquisizioni e procedure di amministrazione controllata.

E ora anche la sola compagnia made in Italy con un B787 Dreamliner in flotta. «Il 787 è la quarta tipologia di aeromobile che le compagnie di cui sono presidente introducono in Italia per la prima volta», ha detto a Malpensa, in occasione della presentazione del nuovo gioiello del gruppo Alpitour, Lupo Rattazzi, presidente del vettore e negli anni pioniere del trasporto leisure tricolore, per la precisione da quando con Giuseppe Gentile e Antonello Isabella fecero scoprire ai nostri connazionali il mondo del charter con Air Europe.

Adesso, invece, la sfida per certi versi è ancora più difficile, visto che si tratta di «far tornare agli italiani la voglia di andare in vacanza», magari salendo a bordo di un aereo di nuova generazione dove il comfort e la qualità possono competere con quelli offerti dalle compagnie straniere, vettori del Golfo in primis. Tutto però, con il vantaggio di volare in qualche meta di lungo raggio con voli diretti.

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Giorgio Maggi
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