Ognissanti, all’estero solo un italiano su 10
ed è boom di prenotazioni dirette

27 Ottobre 12:03 2017 Stampa questo articolo

Ponte di Ognissanti? Solo un italiano su dieci, o anche meno, andrà all’estero in vacanza. È quanto risulta dall’indagine previsionale di Federalberghi, realizzata con il supporto dell’istituto ACS Marketing Solutions, su un campione di 3mila maggiorenni.

Secondo la ricerca, nei giorni a ridosso del 1° novembre il 90,7% dei connazionali sceglierà l’Italia come meta, mentre l’8,1% si recherà oltreconfine, per un totale di 7 milioni e 24 mila italiani in partenza. I vacanzieri trascorreranno in media 3,2 notti fuori casa, con una spesa per ogni membro della famiglia (comprensiva di trasporto, vitto, alloggio e divertimenti) che cresce dai 262 euro dello scorso anno ai 279 euro del 2017. Il giro d’affari previsto per il ponte è di circa 1,96 miliardi di euro (1,81 miliardi nel 2016).

In Italia la montagna costituisce la destinazione preferita (29%), seguita dalle città d’arte (25,3%), dalle località di mare (14,8%), dalle zone termali (5,9%) e dai laghi (3,6%). Mentre, all’estero, prevalgono le grandi capitali europee ed extraeuropee (63%) e le località di mare (14,8%).

La casa di parenti/amici sarà la soluzione d’alloggio prescelta dal 28,1% dei viaggiatori, seguita a stretto giro dal 24,5% di chi andrà in albergo.

Avanza l’uso dei social media e del web, con un significativo incremento del numero di viaggiatori che prenotano la vacanza rivolgendosi direttamente alla struttura ricettiva: il booking diretto riguarda il 45,4% dei viaggiatori, in crescita del 34,6%  rispetto al ponte di Ognissanti 2016.

«Saranno più di 7 milioni gli italiani in viaggio per la festività del 1° novembre. Un dato positivo, che fa segnare una lieve crescita rispetto allo scorso anno, confermando l’ottima performance realizzata durante la stagione estiva. Per consolidare questo trend sono necessari interventi e strategie mirate, a sostegno degli investimenti in uno dei pochi comparti che si distingue per la capacità di creare reddito e posti di lavoro», commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.

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