Ok del Mise alla ristrutturazione di Tirrenia, ma Cin rifiuta

07 Maggio 15:36 2021 Stampa questo articolo

Il Mise autorizza la stipulazione dell’accordo di ristrutturazione con Cin nella versione presentata dai commissari straordinari di Tirrenia al Comitato di Sorveglianza.

Cin ha però “ha respinto la proposta rivoltale conformemente alle prescrizioni ministeriali, diffidando i commissari straordinari alla sottoscrizione dell’atto unilateralmente integrato dalla stessa Cin, con clausole inaccettabili per l’amministrazione straordinaria”. Lo scrivono i commissari straordinari di Tirrenia, riservandosi “ogni azione avverso dichiarazioni o comportamenti diffamatori o comunque non rispettosi della correttezza del proprio operato”.

Il ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato la stipulazione dell’accordo di ristrutturazione ex art. 182-bis legge fallimentare con Cin, nella versione sottoposta dagli stessi commissari al Comitato di Sorveglianza, “subordinatamente all’integrazione dell’accordo con le condizioni espressamente evidenziate nel provvedimento autorizzatorio al fine di ulteriormente tutelare gli interessi del ceto creditorio di Tirrenia in amministrazione straordinaria”.

I commissari hanno confermato la disponibilità a sottoscrivere l’accordo a queste condizioni, ma Cin ha respinto la proposta.

Senza l’accordo di ristrutturazione di Cin – si legge nella nota di Tirrenia – Tirrenia in amministrazione straordinaria, come sancito dall’attestatore, primario professionista terzo ed indipendente, recupererebbe forse fra il 10% e il 19% del proprio credito di 180 milioni di euro, quindi una cifra fra 18 e 34 milioni di euro, ma non subito fra diversi anni e senza alcuna garanzia. La nostra offerta, accettata dai commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria e supportata dall’intervento del Gruppo Europa Investimenti, primario investitore italiano, con un investimento di 63 milioni di euro, prevede il pagamento di 23 milioni di euro subito, di 20 milioni di euro nel corso del piano e di altri 101 milioni di euro entro il 2025, garantiti da ipoteche sulle navi, per un totale pari all’80% del credito ovvero 144 milioni di euro”.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore