Omicron, vacanze disdette per 8 milioni di italiani

Omicron, vacanze disdette per 8 milioni di italiani
22 Dicembre 07:00 2021 Stampa questo articolo

Le vacanze degli italiani sono bloccate dalla paura del Covid. È quanto emerge dal borsino delle vacanze di fine anno di Demoskopika, secondo cui sarebbero 24 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (48%): il 12,4% di questi non patirà perché, pur volendo, ha ancora timore a viaggiare, mentre il 16% (ben 8 milioni) ha cancellato la prenotazione proprio a causa della variante Omicron.

D’altro canto, e al netto di chi è ancora indeciso (15%), gli italiani che partiranno comunque sarebbero 18 milioni, e 9 su 10 sceglieranno mete italiane.

Tra le mete più ricercate, località di montagna o città d’arte e borghi. In particolare, tra coloro che hanno dichiarato di avere intenzione di andare in vacanza, il 32% sceglie la montagna, mentre il 27,1% opterà per una città d’arte italiana (27,1%).

Molti, inoltre, gli italiani che opteranno per dei soggiorni in campagna (14,3%) o al lago (11,9%). Seguono, località di mare (9,6%) e le vacanze termali (6,1%).

Tra i dati più degni di nota, la crescita della ricerca di un sistema ricettivo alberghiero o extralberghiero. In particolare, il 29% non intende rinunciare all’albergo e il 12,1% opta per l’ ospitalità del villaggio turistico.

Sul versante extralberghiero tengono i bed and breakfast ( scelti dal 27%) e gli agriturismi (4,8%), seguiti dalla scelta del campeggio (1,2%).

Per quanto riguarda la ricettività, quindi, il fai da te si è ridotto, in un solo anno, di oltre 14 punti percentuali: 25,8% nell’anno in corso rispetto al 40% del 2020. In particolare, il 19,1% del campione opta per le case prese in affitto, mentre il 6,8% per immobili di proprietà della famiglia o ospite di parenti e amici.

«Bene i quasi 2 miliardi del Piano nazionale di ripresa e di resilienza per il turismo, ma il rilancio del settore passa necessariamente da una visione strategica che al momento è debole – ha dichiarato Raffaele Rio, il presidente di Demoskopika – Dalle misure e gli interventi previsti si ha la sensazione che manchi una visione d’insieme. In questa direzione sembra che il Pnrr sia condizionato fortemente dall’euforia di immissione di risorse a pioggia nel sistema ma con una consapevolezza inadeguata».

Il presidente della della società di ricerche di mercato, mette poi anche in guardia rispetto ad altri rischi, rispetto all’uso dei fondi del Pnrr: «Le risorse rischiano di finanziarie prioritariamente il sistema imprenditoriale nelle destinazioni tradizionalmente più rinomate trascurando il fatto che l’emergenza pandemica ha modificato le scelte dei turisti italiani e stranieri verso altre tipologie di vacanza e, quindi, verso destinazioni e territori differenti da quelli storicamente a maggiore appeal. Inoltre, le misure rivolte al settore alberghiero e ai tour operator si rivolgono alla singola impresa, quando sarebbe opportuno e innovativo dirigere risorse anche verso aree individuate sulla base della concentrazione di un’offerta di servizi integrati e della capacità di attrarre le nuove tendenze di consumo dei turisti».

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