Operatori balneari: «Senza riforma, forte rischio di abusivismo»

Operatori balneari: «Senza riforma, forte rischio di abusivismo»
31 Marzo 07:00 2022 Stampa questo articolo

Proroga nei tempi dettati sulle concessioni balneari o alto rischio di abusivismo diffuso: è quanto prospetta la giunta di Federbalneari Italia, riunitasi a Roma, che ha avuto per tema l’agenda economica del turismo italiano. Erano presenti tutti i presidenti regionali riuniti a discutere sui punti critici e sulle fragilità di una riforma auspicata e attesa da ormai quasi 12 anni. Ad emergere con forza, al di sopra dei singoli rilievi, è stata una grave preoccupazione per l’intera categoria: la possibilità concreta di scadere paradossalmente nell’abusivismo se la riforma non riuscirà a venire compiuta negli esigui tempi previsti.

Federbalneari Italia propone una modifica dell’emendamento del governo, in queste ore allo studio del Parlamento. La proposta è di modificare la scadenza temporale delle concessioni in modo da non pregiudicare la continuità aziendale, inserendo una formulazione temporale più garantista per gli enti concedenti e per i medesimi concessionari, tutti in grande affanno in questo momento.

«Se da qui al 31 dicembre 2023, non verranno portate a termine tutte le molteplici e complesse procedure previste dal ddl, noi rischiamo dal primo gennaio 2024 di essere dichiarati abusivi sulle nostre stesse concessioni – spiega il presidente di Federbalneari Italia Marco Maurelli – Ribadiamo la totale disponibilità al confronto e alla collaborazione, ma non possiamo convivere con la minaccia che se non ci saranno i tempi tecnici per attuare quanto deciso tardivamente dalla politica potremo non avere legittimità di restare dove sono state costruite le nostre aziende e impegnati gli investimenti di una vita. Cancellando quei titoli, si perderà anche il valore aziendale insieme ad altri diritti e garanzie ai quali non intendiamo rinunciare a prescindere».

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