Parma Capitale della Cultura 2020, ecco tutti gli eventi

06 Dicembre 10:51 2019 Stampa questo articolo

Grande palinsesto di bellezza, arte e creatività il programma di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, una delle sei migliori da visitare l’anno prossimo per National Geographic per il suo nobile passato, tra Farnese e Borbone, il Correggio e Parmigianino, città del teatro e della musica di Giuseppe Verdi e territorio di borghi e castelli.

Tutto comincia sabato 11 gennaio nel centro storico che accoglierà l’energia della cultura proveniente da tutte le città d’Italia portando in corteo le “parole della cultura”, scelte attraverso un contest sui social network di Parma 2020. La parata si radunerà nel Parco Ducale e percorrerà Via D’Azeglio fino a Piazza Garibaldi, per consegnare idealmente le parole alla casa municipale, dove attraverso un videomapping interattivo si trasformeranno in un iconico dialogo con la piazza.

Domenica 12 gennaio la cerimonia istituzionale di apertura al Teatro Regio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che proseguirà con il taglio del nastro della mostra Time Machine. Sarà una giornata in cui la cultura viaggerà sugli autobus fino ai luoghi più lontani dal centro della città: verso gli ospedali, il carcere, le più piccole frazioni. Infine, narrazioni tra storia e poesia, alternate a presentazioni di libri e concerti, saranno in scena lunedì 13 gennaio, per celebrare il patrono cittadino Sant’Ilario.

Il programma di Parma2020 si suddivide in quattro grandi azioni: le 65 iniziative del Dossier di candidatura e gli eventi speciali; l’energia del territorio, che vede oltre 150 iniziative sviluppate da Comuni, Provincia, Diocesi, e imprese; il programma dell’Università di Parma, con oltre 250 incontri sul tema della conoscenza; Emilia 2020, il programma coordinato con Piacenza e Reggio Emilia.

All’interno del Dossier di candidatura, il Progetto Pilota e le Officine contemporanee, con il primo sviluppato tra antichi luoghi e nuovi distretti in quattro open call (tra installazioni, produzioni, laboratori, musica e incontri per promuovere la contaminazione tra cultura, imprese, tessuto urbano, periferie) e due mostre: Time Machine (Palazzo del Governatore, 11 gennaio – 3 maggio 2020), viaggio nel tempo attraverso opere di artisti come Douglas Gordon, Rosa Barba, Tacita Dean, Stan Douglas, e filmmakers come Martin Arnold, Harun Farocki, Jean-Luc Godard e Bill Morrison, e Hospitale – Il futuro della memoria (Crociera dell’Ospedale Vecchio, Oltretorrente 24 aprile – 10 ottobre 2020). La più grande installazione di Parma2020 racconterà la storia dell’Ospedale Vecchio nato dalle acque su otto grandi superfici tessili che diventeranno schermi sulle pareti della navata centrale, con la presenza virtuale di due attori.

Le Officine contemporanee fondono patrimonio e creatività internazionali, con mostre, produzioni teatrali e musicali, festival e cantieri-laboratorio sul contemporaneo, inteso come “luogo che tiene insieme i tempi”. Produzione di Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, Noi, il cibo, il nostro pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile (Galleria San Ludovico, Portici del Grano e Spazio A, 11 gennaio – 13 aprile 2020) interagisce con i visitatori attraverso esperienze multimediali, aree didattiche e fotografie di grandi autori; I Mesi e le Stagioni – Piazza Duomo con gli occhi di Benedetto Antelami (Battistero di Parma, maggio – novembre 2020) è un progetto della Diocesi di Parma per far conoscere meglio l’opera del grande Maestro Benedetto Antelami.

Nell’ambito della Stagione 2020 del Teatro Regio di Parma (10 gennaio – 12 maggio 2020), il tempio laico cittadino presenterà un cartellone speciale dedicato al Novecento, e in occasione del Festival Verdi arriva Opera! (Palazzo del Governatore, 19 settembre 2020 – 13 gennaio 2021), mostra che indaga l’identità della vita sociale e culturale della storia nazionale.

Al Complesso Monumentale della Pilotta, la mostra I Farnese: le arti, il potere. 1513-1731 (21 ottobre 2020 – 31 gennaio 2021) indaga come questa illustre casata seppe cogliere la potenza di tutte le arti creando un’identità signorile nell’agone politico e culturale europeo del Rinascimento e del Barocco.

Per celebrare l’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura, ci sarà anche Fabrica con l’inedito reportage del territorio Points of view, curato da Oliviero Toscani: la più grande chiamata a raccolta di fotografi di tutti i tempi, con incontri con nomi del calibro di Oliviero Toscani, Martin Parr, Steve McCurry e Giovanni Gastel, svelerà in un cammino lungo più di un anno ogni dettaglio della città trasformando Parma in una grande accademia diffusa di fotografia.

Moltissimi altri gli eventi in programma, dalla mostra Labirinti. Umberto Eco, Franco Maria Ricci. Storia di un Segno, curata dalla Fondazione Franco Maria Ricci, con Umberto Eco e Jorge Luis Borges ad accompagnare i visitatori nel labirinto della storia, al viaggio tra i mestieri antichi di Parma con La via delle Forme di Parma 360 e Gruppo imprese artigiane.

Nel palinsesto anche un ricchissimo cartellone teatrale e musicale e progetti site-specific come Il trionfo del tempo e del disinganno, del Teatro Due, con l’orchestra Europa Galante diretta da Fabio Biondi nel chiostro di San Giovanni; Il passato imminente, che coinvolge soggetti con disabilità psichica, intellettiva o sensoriale in un progetto a forte impatto emotivo; La folà dell’oca, prodotto da Parma Jazz Frontiere e I laboratori del cibo di Forum Solidarietà, che coinvolgerà il pubblico ripercorrendo il viaggio dei prodotti dalla terra alla tavola.

Infine Imprese Aperte, a cura di Parma, io ci sto! e Unione Parmense degli Industriali, che tra marzo e novembre vedrà impegnate oltre 30 aziende in più di 200 appuntamenti con il genius faber parmigiano.

Sono oltre 700 i partner del territorio coinvolti in Parma 2020 che vede complice, naturalmente, anche la food valley e le sue eccellenze, Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello in primis, finanche nelle piccole trattorie disseminate dagli Appennini alla Bassa. «La regione, unica al mondo ad avere il nome di una strada e la sola in Italia ad estendersi in orizzontale, vanta oltre 40 prodotti tra Igp e Doc, con Parma prima provincia dal punto di vista economico e Città Creativa Unesco per la Gastronomia – ricorda Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna. Forte di 11 siti Unesco e tre stazioni ad alta velocità, a est l’industria turistica (passata da 45 a 60 milioni di presenze in cinque anni), a ovest i comparti manufatturieri che la rendono prima regione italiana per l’export per motori, biomedicale e gastronomia. E che nei prossimi anni investirà in cultura, a braccetto con la bellezza.

L'Autore

Adriana De Santis
Adriana De Santis

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