Pasqua, missione compiuta: il turismo è ripartito

Pasqua, missione compiuta: il turismo è ripartito
19 Aprile 10:34 2022 Stampa questo articolo

Lo avevamo scritto nei giorni scorsi e così è stato: con le festività pasquali Roma, Venezia, Firenze e altre destinazioni italiane di punta come la Costiera amalfitana hanno registrato i primi segnali di normalità, se non di overtourism.

Nella Capitale, secondo il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, l’indice di occupazione, che nello stesso periodo del 2021 si era attestato su uno scarso 20%, quest’anno ha superato il 60%, con oltre 235mila arrivi: dati che han superato le più rosee aspettative, anche se nel 2019 l’occupazione delle camere aveva toccato il 90%.

Di eguale tenore i primi commenti di Fiepet Confesercenti e Fipe Confcommercio, le associazioni di categoria dei pubblici esercizi, che hanno confermato il pienone di Pasqua e Pasquetta, in perfetto stile pre Covid.

Per il presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, sono state superate tutte le migliori previsioni della vigilia con un “quasi tutto esaurito“, se si considera ad esempio che Venezia ha fatto segnare la presenza di oltre 125mila turisti al giorno. C’è poi la buona notizia del ritorno degli americani che, insieme ai Nordeuropei, hanno ripreso a soggiornare nel nostro paese, compensando almeno in parte il deficit di arrivi dalla Russia e dall’Asia.

Trend confermato dalle compagnie aeree, da Ryanair a easyJet, passando per Neos, che hanno segnalato un’occupazione a bordo superiore al 90%,. Forte affluenza confermata anche negli aeroporti: a Fiumicino sfiorati li 450mila passeggeri nei giorni clou della vigilia di Pasqua, non senza disservizi come il maxi ritardo di Pasquetta del volo Ryan da Roma a Comiso narrato da La Repubblica; 600mila, invece, i passeggeri registrati negli stessi giorni dagli scali Sea di Milano Malpensa e Linate.

Ovviamente son cambiate le dinamiche, come ha rilevato il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio, Tommaso Tanzilli, che ha spiegato come proprio nel periodo pasquale sia stato confermato il fenomeno del last minute, ancor più evidente a Roma che ha beneficiato anche di un turismo di prossimità, portando l’indice di occupazione negli alberghi a un 80%, solo il 10% in meno rispetto al 2019.

Pacato ottimismo anche tra i singoli albergatori, come riportano le cronache romane con le dichiarazioni di Massimo Bettoja dell’omonimo Gruppo alberghiero, che parlano di un exploit inaspettato, anche se si dovrà attendere almeno fino al 2030 prima di recuperare quanto perso negli ultimi due anni. Da qui l’importanza di investire e puntare tutto sul prossimo Giubileo.

Bene anche l’extra alberghiero come annota Federico Traldi, presidente di Albaa, l’Associazione laziale bed & breakfast, affittacamere e affini, che ha precisato come, se è vero che gli operatori che hanno resistito hanno registrato occupazioni vicine al 100%, è altrettanto vero che rispetto al 2019 l’offerta è scesa di un buon 25%, vista la chiusura di molte strutture.

Infine, la scossa pasquale sembra aver favorito anche le terme, come ha tenuto a precisare l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, che ha evidenziato come nelle stazioni termali venete si sia registrato un promettente +25%.

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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