Italia terza fra i Paesi Ue per numero di richieste Eta – Electronic Travel Authorisation – per recarsi nel Regno Unito. Secondo i primi dati diffusi dall’Uk Home Office, nel primo mese dall’attivazione del servizio, gli italiani hanno presentato 147.172 domande, di cui 146.615 approvate, pari al 99,6% del totale. In vetta la Germania (371.226), seguita dalla Francia (248.597).
A seguire Olanda (139.410), Spagna (121.157), Polonia (88.000), Belgio (67.384), Svizzera (56.987), Svezia (54.307) e Norvegia (53.685). Per San Marino sono state emesse 82 Eta.
L’Eta non è un visto, ma un’autorizzazione che ha validità di 2 anni o fino alla scadenza del passaporto cui è associata nel caso in cui la validità residua dello stesso – al momento dell’emissione dell’Eta – sia inferiore a due anni. Il costo è di 16 sterline.
All’apice della stagione estiva, l’ambasciata del Regno Unito in Italia ricorda la necessità di dotarsi dell’Eta prima di partire. Fondamentale l’importanza di utilizzare i canali ufficiali del governo di Londra, scaricando la “Uk Eta app” da Google Play o su Apple App Store, o sul sito www.Gov.UK/eta/apply, qualora non si disponga di uno smartphone.
«Siamo al corrente di diversi utenti che, in seguito a una ricerca generica su internet, si sono affidati a siti web che offrono l’Eta con una maggiorazione significativa del costo, fino a oltre quattro volte superiore al prezzo reale», l’appello del portavoce dell’Ambasciata britannica, Pierluigi Puglia.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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