Repubblica Ceca, +5,2% di italiani tra vacanza attiva e cultura

13 Marzo 11:58 2019 Stampa questo articolo

Va molto bene il turismo italiano in Repubblica Ceca e l’aeroporto di Praga conferma, con le rotte in partenza verso il Belpaese al secondo posto, dopo il Regno Unito. Lo dice Lubos Rosenberg, direttore di Czech Tourism Italia: «Solo nelle strutture ricettive, nel 2018 abbiamo registrato 410mila arrivi, con permanenza media di 3,7 giorni, per oltre 1 milione di pernottamenti. Una crescita del 5,2% – continua il manager – in linea con il trend degli ultimi anni e che pensiamo di replicare anche nel 2019, tra il 5 e l’8%, ma non più solo a Praga, che ora è veramente piena». Con 18 milioni di pernottamenti, come Barcellona, la capitale assorbe il 75% degli arrivi (dall’85% di 10 anni fa). «La destinazione non è più solo Praga, lo percepisco – assicura Rosenberg – La Repubblica Ceca è vicina, ha un ottimo rapporto qualità prezzo e non è il solito Paese dell’Est, vista la proposta culturale d’avanguardia».

La strategia dell’Ente punta dunque a diversificare l’offerta, con la promozione di diversi prodotti, individuati in quattro macro temi, a partire dalle proposte ai camperisti, apripista di posti plein air in natura e, soprattutto, dalla novità della vacanza attiva, dove regna sovrano il cicloturismo. La destinazione, grande come la Lombardia, ha 40mila km tra percorsi e ciclovie, anche transnazionali, che si dipanano soprattutto tra Boemia Meridionale e Moravia Meridionale. L’organizzazione è ricca di bikepark, alberghi amici, officine attrezzate, oltre a treni e battelli su cui è possibile viaggiare con la bici al seguito. «Forte dell’alleanza nata l’anno scorso con la Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, è ancora una nicchia” – spiega il direttore – Ma già ad aprile organizzeremo, per la prima volta, un fam trip per agenzie del Nord Italia specializzate in cicloturismo».

Sul fronte del patrimonio artistico-culturale e religioso, l’omaggio alla tradizione si vivacizza con le Happening Cities come Praga e Brno, città palcoscenico per target giovani fino ai 38 anni (scolaresche comprese), animate da artisti di strada, eventi di design, ristoranti etnici.

Riservate a un pubblico più adulto, in viaggio con t.o. o fly&drive, le Heritage Cities come Kutna Hora, Litomysl, Olomouc e Kromeriz, sito Unesco e vero patrimonio della Repubblica Ceca.

Il Mice infine, sempre più richiesto dagli italiani a Praga, 8ª migliore destinazione congressuale nel mondo secondo l’Icca, con centri nuovi o ristrutturati quest’anno.

Quanto ai collegamenti, annuncia l’addetta trade di Czech Tourism Italia Lara Cereda, si passa dai 95 voli settimanali in inverno, per 14mila posti, ai 120 voli settimanali in estate, pari a 20mila posti. Tra le novità su Praga, le nuove rotte Ryanair da Treviso, Bari e Pescara; Volotea aggiunge Cagliari e Vueling, da settembre, Firenze. EasyJet potenzia Venezia e Milano Malpensa, Wizzair aumenta i voli da Bari, Smartwings aggiunge voli dalle isole sulla capitale e da Lamezia Terme su Brno.

A Milano, intanto, l’équipe del ministero degli Esteri apre a marzo la sede del Consolato generale, perché i flussi economici e turistici sono tali per cui il console onorario non basta più. Per i Cechi l’Italia è la seconda destinazione dopo la Croazia.

L'Autore

Adriana De Santis
Adriana De Santis

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