Rivincita delle polizze: mai più senza

18 Marzo 07:00 2022 Stampa questo articolo

Con il 2022 si è, di fatto, aperta una nuova era nel mondo delle assicurazioni legate al turismo. Dopo l’obbligo di copertura anti Covid imposto con gli allora corridoi turistici, un altro importante atto, in Italia, è stata l’entrata in vigore del dl 40 del 28 febbraio 2021, relativo alle “vacanze bianche”.

Per tutti gli sciatori, infatti, è stato introdotto l’obbligo di assicurarsi per la responsabilità civile verso terzi, dotandosi di una polizza per eventuali danni causati a cose o a persone sulle piste da sci. La mancata osservanza di questo obbligo prevede multe fino a 150 euro e il sequestro dell’abbonamento agli impianti sciistici. Non è poca cosa, ma soprattutto è il segno di un cambio paradigmatico e storico in tempi caratterizzati dalla pandemia e dall’irrompere del conflitto in Europa con l’invasione russa ai danni dell’Ucraina.

Tutti fenomeni che imprimono un cambio di registro nell’approccio al bene-vacanza, in Italia come nel resto del mondo, e che restituiscono valore al prodotto assicurativo. Secondo il Rapporto Ivass 2021 (l’istituto di vigilanza delle assicurazioni), tra le 96 società assicurative operanti nel nostro Paese e i 242mila intermediari sul territorio, si è già ben consolidata la tendenza ad assistere in modo più personalizzato il viaggiatore.

Così come, seguendo i trend di questi ultimi due anni – caratterizzati dall’emergenza Covid – i millennial, generazione nata tra gli anni ‘80 e ‘90, sono il target che ha fatto segnare un maggior utilizzo e una spiccata familiarità con le polizze, grazie anche a un approccio tecnologico, che ha affinato i criteri di ricerca e selezione delle offerte.

In particolare, una ricerca condotta da Allianz Partners in Europa ha reso note le nuove esigenze del viaggiatore in merito all’assicurazione di viaggio. Con lo scoppio della pandemia, infatti, sono stati proprio i millennial a mostrare un crescente interesse nei confronti dell’assicurazione viaggio: i più giovani di questo ampio target, che solitamente non stipulavano polizze, hanno fatto registrare un aumento del +16% nell’intenzione di acquisto di coperture internazionali.

Inoltre, il nativo digitale è ormai smaliziato, molto attento ai costi e basa il rapporto con il mondo assicurativo dei viaggi su trasparenza, flessibilità, fiducia e un pricing chiaro e senza sorprese. Grazie al nuovo valore assunto dall’assicurazione nel turismo, cresce anche la fiducia verso i viaggi, con quattro clienti su cinque convinti che – tramite la tecnologia – si potrà viaggiare più sereni, anche grazie all’oculata scelta della polizza più performante.

Sempre secondo gli osservatori del mondo insurance, a livello globale, il mercato dell’assicurazione di viaggio sta performando meglio dell’industria dei viaggi nel suo complesso, sia in Nordamerica che in Europa, ovvero i mercati più evoluti. In base a questo scenario il mercato assicurativo globale, almeno in occidente, che nel 2020 si stima valesse 21,5 miliardi di dollari (quasi 20 miliardi di euro), secondo le attuali proiezioni potrebbe raggiungere i 33,7 miliardi di dollari (circa 31 miliardi di euro) già entro il 2027, registrando un aumento del 6,7% annuo tra il 2020 e il 2027.

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Andrea Lovelock
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