Ryanair e il caro fuel:
“I biglietti costeranno di più”

16 Maggio 10:18 2022 Stampa questo articolo

L’obiettivo per il nuovo anno fiscale di Ryanair è comunque quello di superare i numeri pre Covid, grazie anche un un “leggero” innalzamento del ticket medio in alta stagione rispetto al 2019. Intanto, il vettore irlandese segnala una ripresa molto fragile, dovuta soprattutto al conflitto in Ucraina e alla crisi energetica. Il colosso europeo ha chiuso l’anno fiscale (terminato il 31 marzo 2022) con una perdita pari a 355 milioni di euro – in calo rispetto agli 1,02 miliardi dell’anno precedente –  mentre i ricavi sono quasi triplicati a 4,8 miliardi di euro.

In forte aumento anche il numero di passeggeri trasportati, saliti a 97 milioni nel 2021/22, ancora al di sotto dei 149 milioni pre-pandemia. Per l’anno 2022/2023, Ryanair prevede di salire a 165 milioni di passeggeri

Il vettore irlandese ha quindi ribadito l’obiettivo di trasportare 165 milioni di passeggeri nel nuovo anno fiscale, ma non ha fornito indicazioni sugli utili per l’intero anno. Se le prenotazioni estive viaggiano a gonfie vele, infatti, Ryanair avverte che la domanda potrebbe essere ancora minacciata dalla pandemia e della guerra in Ucraina: fattori che costringono la compagnia aerea ha sottolineare la fragilità della ripresa post pandemia.

“Non è possibile fornire una ragionevole o accurata previsione sui profitti in questo momento – aggiunge la nota del vettore – Ma siamo cautamente ottimisti sul fatto che le tariffe di alta stagione saranno leggermente superiori ai livelli del 2019». Il vettore ha coperto, nel frattempo, l’80% degli acquisti di jet fuel, ma il 20% non coperto “comporterà aumenti dei costi non previsti”. Il debito è stato ridotto a 1,45 miliardi dai 2,3 miliardi precedenti.

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