Sciopero Boeing, no dei dipendenti alla nuova offerta
Offerta rispedita al mittente. Non si sblocca lo sciopero di Boeing, il primo dopo 16 anni: i lavoratori hanno respinto la nuova proposta aziendale e non la metteranno nemmeno ai voti. Ai sindacati è stato proposto un aumento della retribuzione del 30% in 4 anni, rispetto al 25% della prima offerta rifiutata, quindi un incremento immediato del 12% e del 6% ogni anno nei restanti tre anni. Inoltre, il bonus annuale che era stato tolto viene ripristinato e raddoppia anche quello alla firma, in modo che ogni lavoratore riceva 6.000 dollari al momento della ratifica. Una proposta che sa di ultimatum.
Sono oltre 30.000 i dipendenti della produzione di 737 Max e 777 che hanno incrociato le braccia da venerdì 13: intervistati dal Seattle Times, hanno sottolineato che la nuova proposta non è sufficiente. I sindacati sono rimasti indispettiti dal modo in cui l’offerta è stata presentata – attraverso i media, dicono – ma anche dai contenuti stessi: secondo il presidente dell’International association of machinists, Jon Holden, la proposta «poteva essere l’inizio di una discussione significativa. Ci sono alcuni aspetti positivi e forse con ulteriori negoziati potremmo arrivarci, anche non c’è stata alcuna discussione. In ogni caso Boeing non può decidere quando o se votare: la società ha rifiutato di incontrarci per ulteriori discussioni, quindi non si voterà venerdì».
Boeing però preme per arrivare alla fine anticipata dello sciopero, che sta costando 100 milioni al giorno all’azienda, già in affanno per un annus horribilis. Quindi ha già deciso di congelare le assunzioni e di effettuare tagli significativi alle spese di approvvigionamento, oltre a introdurre licenziamenti temporanei. Inoltre, in caso di proseguimento dello sciopero, presto i dipendenti perderanno il loro primo stipendio completo e la copertura sanitaria aziendale alla fine del mese.
«Questa è l’offerta definitiva, la migliore che abbiamo mai fatto a questo sindacato o ad altri in precedenza – ha rivelato Mike Fitzsimmons, che conduce le negoziazioni per l’azienda e ha spiegato che il ceo Kelly Ortberg è stato coinvolto nell’elaborazione della nuova proposta – Noi ci auguriamo che risponda alle esigenze sia del sindacato che dei lavoratori e che venga votata presto». Inoltre, restano invariati tutti gli altri termini della precedente offerta contrattuale, compreso l’impegno a costruire il prossimo nuovo jet della Boeing nella regione del Puget Sound.
Nella lettera inviata lunedì mattina ai leader sindacali, Boeing sottolinea che l’offerta è “condizionata alla ratifica entro le 23:59, ora del Pacifico, questo venerdì”. «Il sindacato chiederà alla società di negoziare nuovamente – la controreplica di Holden – Siamo disposti ad avere colloqui, diretti o mediati, questa è la strada da seguire. Non ce ne sono altre».
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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