Scontro Ryanair-Antitrust sulla policy bagagli

08 Novembre 12:11 2018 Stampa questo articolo

Si è arrivati ormai al muro contro muro tra l’Antitrust italiano e Ryanair sulla nuova policy bagagli. La miccia innescata dal comunicato emesso dall’Authority lo scorso 19 ottobre – che include anche la medesima misura introdotta da Wizz Air – non tende a spegnersi. Né Ryanair, né la low cost ungherese, infatti, hanno rispettato il provvedimento cautelare disposto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in merito alle loro nuove policy bagagli, in vigore dal 1° novembre scorso, ignorando di fatto le prescrizioni.

Ragion per cui, l’Antitrust è tornato all’attacco deliberando “un procedimento di inottemperanza per entrambi i vettori”. Procedura, questa, che secondo quanto si legge nel bollettino emesso il 5 novembre proprio dall’Autorità, “ai sensi dell’art. 27, comma 12, del Codice del Consumo potrebbe portare a una sanzione amministrativa pecuniaria da 10mila a 5 milioni euro. Nei casi di reiterata inottemperanza l’Autorità può disporre la sospensione dell’attività di impresa per un periodo non superiore a trenta giorni”.

In particolare, secondo l’Antitrust dalle rilevazioni effettuate sui siti web delle due compagnie, dalle relazioni da esse depositate e dalle segnalazioni pervenute da parte dei consumatori, è emerso che Ryanair e Wizz Air hanno del tutto ignorato l’ordine ricevuto di bloccare il supplemento tariffario previsto per l’eventuale bagaglio a mano grande (trolley).

Quello che l’Antitrust ha chiesto – dando un timing di 5 giorni – è la sospensione provvisoria di ogni attività diretta a richiedere un supplemento di prezzo (rispetto alla tariffa standard) per il trasporto del trolley, mettendo gratuitamente a disposizione dei viaggiatori, a bordo o in stiva, uno spazio equivalente a quello predisposto per il trasporto delle proprie valigie nell’aeromobile.

RYANAIR RIBATTE. «Abbiamo ricevuto molti riscontri positivi dai nostri clienti e dagli aeroporti in tutta Europa – dichiara Kenny Jacobs, chief marketing officer di Ryanair – in merito al fatto che la nostra nuova policy bagagli abbia ridotto le code ai controlli di sicurezza in aeroporto e migliorato le procedure d’imbarco, con una puntualità migliorata dell’11%. I nostri clienti hanno già risparmiato milioni di euro passando dalla nostra tariffa che va da 25 euro per un bagaglio da 20 kg a quella ridotta di 8 euro (10kg). Circa il 50% della clientela continua a trasportare due trolley a mano gratuitamente scegliendo il nostro servizio di Imbarco Prioritari».

LE ASSOCIAZIONI ALL’ATTACCO. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha definito l’iniziativa intrapresa dall’Autorità «un’ottima notizia». «Ora – ha aggiunto – sono necessarie sanzioni esemplari. Non è possibile che nel nostro Paese le sospensive e le delibere dell’Antitrust siano sistematicamente violate, dalle compagnie aeree a quelle telefoniche. Urge anche una modifica legislativa, che innalzi il potere sanzionatorio delle Authority».

Sulla stessa linea anche il Codacons: “Ora le nostre azioni legali a tutela dei passeggeri italiani delle due compagnie aeree saranno inevitabili. Su www.codacons.it metteremo a disposizione il modulo attraverso cui tutti i viaggiatori che hanno pagato il supplemento per il trasporto del bagaglio a mano grande possono diffidare Ryanair e Wizz Air per vedersi restituiti gli importi versati, alla luce della decisione del Garante”.

Ha qualcosa da dire su Ryanair anche Federconsumatori, che giudica quello del vettore a basso costo irlandese un “atteggiamento che, con un sottile eufemismo, si potrebbe definire poco collaborativo. In questi giorni abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che, al momento di effettuare la prenotazione, hanno riscontrato il mancato aggiornamento della policy. Una condotta, questa, che si configura a tutti gli effetti come pratica commerciale scorretta e poco trasparente”. 

 

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