Sea, Modiano: «Fine del dualismo Malpensa-Linate»

03 Maggio 17:53 2018 Stampa questo articolo

«Se ne è parlato per anni, ma adesso non esiste più. Il 2017 segna la fine del dualismo storico fra Linate e Malpensa», ha detto Pietro Modiano, presidente di Sea, presentando i risultati finanziari degli ultimi dodici mesi della società di gestione degli aeroporti milanesi, con il rilancio dello scalo varesino che riprende il ruolo a cui era originariamente destinato: un’infrastruttura cruciale per la connettività del nord Italia riguardo le rotte passeggeri e merci, sia a breve che a lungo raggio.

«Il 2017 è stato un buon anno per la nostra azienda. I volumi di traffico sono aumentati del 9% per quanto riguarda i passeggeri e del 7,1% con riferimento alle merci. Positivi anche i risultati operativi, con una crescita dell’Ebitda da 239,8 milioni di euro a 264 (al netto dei ricavi e costi non ricorrenti), che ha permesso di assorbire quasi per intero gli impatti contabili della svalutazione dei crediti Alitalia e di altre partite straordinarie», ha aggiunto Modiano.

Malpensa nel 2017, infatti, cresce del 14,1% per numero di passeggeri, più del doppio rispetto alla media nazionale e 7,9 punti percentuali in più della media europea. Risultato: dopo un decennio, gli effetti del dehubbing di Alitalia sono stati annullati, con cifre superiori del 27% ai livelli minimi toccati nel 2009. I motivi? Il venir meno strutturale di quella componente di transiti di collegamento fra breve e medio raggio (oltre 7 milioni nel 2007), che era legata al ruolo svolto a suo tempo da Alitalia quale hub carrier, a cui si aggiungono elementi come la migliorata connettività con la città di Milano, il rinnovamento delle infrastrutture e l’attrazione di nuovi vettori e nuove rotte.

Il tutto senza pensare a cosa potrà diventare lo scalo varesino nei prossimi anni, quando Air Italy ne farà un vero e proprio hub intercontinentale all’interno della sua strategia pilotata da Qatar Airways. E se «oggi Malpensa è in grado di affermare il suo ruolo come uno dei principali aeroporti intercontinentali point to point d’Europa», il 2017 ha visto anche Linate consolidare i propri volumi di traffico (con una riduzione dell’1,4% dei passeggeri legata al trasferimento a Malpensa di alcune rotte continentali).

Per il futuro, inoltre, Sea ha in programma un piano di investimenti pari a 85 milioni di euro, distribuiti in modo omogeneo tra i due scali, che comprende il restyling di Linate, già iniziato e destinato a completarsi entro il 2020, il rinnovamento del terminal 2 di Malpensa e un ulteriore intervento sul Terminal 1.

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Giorgio Maggi
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