Sharewood, la startup del noleggio sportivo si affida alle adv

08 Giugno 19:00 2017 Stampa questo articolo

Sempre connessi, viaggiano di più ma per meno giorni, scegliendo di più l’Italia e tanto, ma tanto sport. Sharewood, startup per il noleggio “sharing” dell’attrezzatura sportiva a destinazione, definisce il profilo del viaggiatore che prenota sulla sua piattaforma. «Contiamo su un target molto ampio di utenti, ma il 40% di questi è under 35 – sottolinea Piercarlo Mansueto, ceo di Sharewood – È un target che prenota online, ma ha bisogno dell’affidabilità dell’agenzia e del riscontro di un esperto».

Per questo motivo l’azienda rilancia la sua offensiva sul trade: «Abbiamo già raggiunto accordi con 500 adv in Italia e vogliamo continuare a crescere». Mansueto annuncia la nuova release del widget e della piattaforma dedicata alle agenzie di viaggi.

«La nostra commissione è del 7% su ogni transazione sia tramite l’area riservata sia se la prenotazione avviene sul sito dell’adv. Con il nuovo aggiornamento, inoltre, l’agenzia può monitorare le attività e le prenotazioni con un sistema ancora più personalizzato e ha sempre a disposizione il nostro team del customer care per l’assistenza sul servizio, i prodotti e le transazioni».

Quanto conta il trade per il vostro mercato?
«Da inizio anno abbiamo aumentato del 35% l’offerta rispetto al 2016 con oltre 40mila prodotti presenti sia per sport acquatici, sia invernali, sia di terra. Il trade conta un 5% di transato, ma il nostro obiettivo è arrivare al 12%. Siamo ambiziosi ma è una sfida interessante per il mercato italiano».

Che ha le sue particolarità…
«Abbiamo bisogno dell’intermediazione per far crescere numeri e reputazione in una realtà che a volte stenta a fidarsi dell’acquisto online puro. I clienti dai 20 ai 35 anni comprano quasi esclusivamente online, ma dai 35 ai 45 anni spesso hanno bisogno del fattore umano di riferimento. Per questo l’acceso ai nostri servizi è gratuito e lo sarà sempre per tutte le adv che si iscrivono entro fine giugno».

Poi che accadrà?
«Stiamo valutando la proposta di aggiungere una fee d’accesso o una sottoscrizione una tantum, ma sono ancora ipotesi da verificare. Il nostro obiettivo è crescere insieme alle agenzie. Utilizziamo i canali social e il digital advertising (Instagram, Facebook e Google) per arrivare direttamente al cliente, che spesso si ritrova a finalizzare poi la prenotazione al bancone delle agenzie. per questo abbiamo destinato oltre 70mila euro di budget per le attività di marketing».

Qual’è il valore aggiunto di Sharewood?
«Per un agente di viaggi è sapere di poter offrire al proprio cliente – appassionato di sport – la possibilità di trovare l’attrezzatura sportiva di qualità a destinazione senza lo stress e le problematiche legate al trasporto in aereo o in treno. È un servizio in più che non solo crea un valore aggiunto alla vacanza e al pacchetto venduto, ma è remunerativo anche per l’adv».

Arriveranno nuove partnership?
«Stiamo parlando con molti operatori dell’industria turistica e interesse è reciproco. Abbiamo sviluppato alcuni accordi con i tour operator e presto concluderemo una partnership con una società di autonoleggio: l’obiettivo sarà offrire una esperienza di noleggio a 360° che sarà innovativa».

Il target è solo giovane?
«Per niente. Sebbene la fascia d’età dai 25 ai 45 anni è quella più propensa all’outdoor, la diffusione del nostro servizio sta crescendo anche sugli over 50, soprattutto all’estero, e l’attività sportiva sta tornando ad essere uno degli hobby più praticati anche per il target dei Silver e dei Senior. Il 51% del nostro mercato si svolge fuori dai confini nazionali e la nostra crescita annua globale viaggia al ritmo del +25%».

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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