Promessa di Air France-Klm.
Tramus: «Voleremo senza intoppi»

Promessa di Air France-Klm. <br>Tramus: «Voleremo senza intoppi»
27 Febbraio 08:10 2023 Stampa questo articolo

Dal ritorno all’utile a quello dei voli con la Cina, passando per il rafforzamento del rapporto con il trade fino alla sostenibilità che «è il grande tema dell’intero settore». Eleonore Tramus, da settembre 2022 general manager di Air France-Klm per i Paesi dell’East Mediterranean (Italia compresa) nutre grandi aspettative per il 2023 del Gruppo – «ci aspetta un periodo di novità e rinnovamento» – e non nasconde il sollievo di aver quasi archiviato la lunga traversata nel deserto pandemico.

Ora per la compagine franco-olandese è tempo di investire per rinnovare flotta e servizi, per spingere sul nuovi modelli distributivi (Ndc) mantenendo saldo il rapporto con agenzie e t.o. e per guardare al futuro con ottimismo. Nonostante ci sia all’orizzonte una nuova estate complicata anche nell’hub di Amsterdam Schiphol, per cui Tramus promette: «Garantiremo tutti i nostri servizi senza intoppi».

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Eleonore Tramus, gm Air France-Klm per l’East Mediterranean

I dati finanziari parlano chiaro: quarto trimestre da record e utili a gonfie vele nel 2022. È una crescita che ormai va consolidandosi. Vi aspettate il pieno recupero nel 2023?
«Siamo fiduciosi e i risultati finanziari che abbiamo appena pubblicato ci sostengono in questo percorso di pieno recupero. Quest’anno, innanzitutto, prevediamo una crescita della capacità molto importante. Nel primo semestre raggiungeremo il 90-95% dei livelli rispetto al 2019; nel secondo semestre saremo oltre il 95% e le previsioni per il totale del 2023 sono intorno al 95-100%. Nello specifico
 Transavia contribuirà a questa crescita raggiungendo perfino il 135% per l’intero anno rispetto al pre Covid».

A distanza di qualche mese dal suo insediamento, come vede il mercato italiano e i rapporti con il trade?
«Le agenzie di viaggi e i tour operator, online e offline, continuano ad avere un ruolo fondamentale per Air France-Klm. Non è una frase di rito, anche perché ne conosco bene il valore. Il mio precedente incarico nel Gruppo era proprio quello di managing director Global trade. Agenzie e t.o. in Italia rappresentano circa il 65% delle nostre vendite indirette: un numero importante su cui investiamo tanto e continueremo a farlo.
 Abbiamo appena lanciato, infatti, il nuovo portale Business Solutions: sito web e piattaforma dedicata ai professionisti del viaggio e rinnovata in grafica, contenuti e strumenti».

L’estate italiana, invece?
«Darà molte soddisfazioni e le aspettative rispetto al nostro network in Italia sono molto alte. L’Italia è una destinazione classica ma con caratteristiche molto dinamiche, sia a livello di prezzi che di flussi e di struttura dei trasporti e dell’offerta turistica generale. Sarà un 2023 molto interessante».

Cosa bolle in pentola per l’orario estivo Air France-Klm?
«Stiamo definendo proprio in questi giorni gli ultimi aspetti del network globale. Come Air France posso anticipare l’aumento dei servizi verso l’Africa orientale, in particolare. Dal 12 giugno decolla la rotta da Parigi Charles de Gaulle a Dar Es Salam in Tanzania, come continuazione del servizio per Zanzibar che comporterà un aumento delle frequenze fino a tre a settimana. Sempre dal 12 giugno il volo da Parigi CdG a Nairobi, in Kenya, sarà giornaliero e il volo Parigi-Antananarivo, in Madagascar, salirà a cinque collegamenti settimanali. Proseguono poi per tutto l’anno i nuovi voli tra Parigi CdG e New York Newark e – come già comunicato –cresce la capacità verso il Canada, con la novità Ottawa. A partire dal 26 marzo 2023, invece, Klm lancerà un servizio diretto verso la nuova destinazione di Rennes, nell’ovest della Francia».

Sui Caraibi, invece, ci sono novità?
«Sempre con Air France continueremo ad ampliare la rete regionale che collega i territori francesi d’Oltremare. Due velivoli Airbus A320 basati a Pointe-à-Pitre (Guadalupa) volano tutto l’anno tra Pointe-à-Pitre, Fort-de-France, Cayenne e Miami, per un massimo di 23 voli settimanali».

Intanto, si rischia un ulteriore estate di disagi in aeroporto a causa della carenza di personale. Uno dei vostri due hub di riferimento, Amsterdam Schiphol, ha reintrodotto il tetto ai voli per il periodo aprile-maggio…
«Non posso prevedere cosa succederà esattamente nei prossimi mesi, ma come Air France e Klm stiamo lavorando con i nostri partner per migliorare tutti gli aspetti dell’esperienza di viaggio, anche in aeroporto. I nostri obiettivi puntano a minimizzare i disagi, prevenire eventuali problemi e garantire tutti i nostri servizi senza intoppi. Sulla scelta di Schiphol, posso solo ribadire quello che ha già detto Klm nel recente statement. C’è tanta delusione, ma nella pianificazione della rete la compagnia aerea ha già tenuto conto di eventuali carenze di personale di terra e di sicurezza in aeroporto».

Un altro tema scottante è relativo alla distribuzione. Come procede l’adozione di Ndc?
«Il 2023 sarà un anno molto importante per l’affermazione del protocollo, anche perché Ndc ha un ruolo chiave nella strategia di distribuzione di Air France-Klm. Vogliamo che tali contenuti siano sempre più disponibili attraverso un maggior numero di distributori e ci impegniamo a moltiplicare servizi e connessioni. Il tasso di adozione è già un successo nel leisure e ora tocca al settore dei viaggi d’affari. Tra le diverse azioni che metteremo in campo per sviluppare le vendite attraverso tutti i canali indiretti c’è proprio quella di implementare le nostre soluzioni Ndc con diversi partner selezionati dando loro l’opportunità di differenziare e migliorare l’offerta. La personalizzazione è la prospettiva più importante».

Come cambieranno flotta e cabine del Gruppo?
«Prima di tutto, quest’anno Air France compie 90 anni, il vettore fu fondato il 7 ottobre 1933. Stiamo preparando una serie di sorprese e festeggiamenti per i nostri dipendenti, partner e clienti, soprattutto in vista del prossimo centenario. Insieme a Klm, che nel 2019 ha già spento le prime 100 candeline, siamo compagnie aeree molto legate alla nostra storia e abbiamo coltivato una lunga esperienza che ci permette di stare sempre al passo con i tempi, rispettando i nostri valori. Per questo stiamo rinnovando costantemente flotta e prodotto continuando a integrare aerei di ultima generazione, con migliori prestazioni economiche e ambientali.

Nello specifico quali sono gli obiettivi?
«
Entro il 2030 gli aeromobili di ultima generazione (Airbus A350, Boeing 787, Airbus A220) costituiranno il 70% della flotta di Air France grazie a un ambizioso piano di investimenti di un miliardo di euro all’anno.
 Il 20 gennaio scorso, infine, il primo Boeing 777-300 ER equipaggiato con le più recenti cabine a lungo raggio di Air France è decollato da Parigi per New York. Il continuo rinnovamento dei 12 Boeing 777-300 ER della flotta a lungo raggio di Air France consentirà alla compagnia di offrire un maggior numero di voli equipaggiati con queste nuove cabine.
 Entro fine anno tutte le cabine Business di lungo raggio della compagnia saranno dotate di poltrone che si trasformano in letti. Klm, inoltre, continuerà ad adeguare la propria flotta con la sua nuova cabina Premium Comfort. 
Il servizio è stato inizialmente offerto a un numero limitato di destinazioni del Nord America, ma nel corso dell’anno includeremo mete anche in Asia, India, Centro-Sud America e Africa».

Il Gruppo è tra i più attivi in tema di sostenibilità ambientale e di riconversione green. Che obiettivi vi siete dati e quali progetti state portando avanti?
«Siamo avanguardia nel nostro settore, ma è doveroso fare una premessa: nel 2019 l’aviazione civile ha emesso quasi il 2,4% delle emissioni globali di CO2. Un impatto importante ma di gran lunga più contenuto rispetto alla percezione che l’aviation sia tra i settori più inquinanti. In ogni caso, Air France-Klm ha obiettivi di riduzione delle emissioni di CO₂ per il 2030 che sono trasparenti e misurabili e sono stati approvati dall’organismo scientifico Science Based Targets (SBTi)».

Quali sono e come pensate di raggiungerli?
«Il Gruppo si impegna a ridurre del 30% le proprie emissioni di CO2 entro il 2030. Una scelta che verrà messa in pratica con l’utilizzo di tre leve principali. La prima riguarda il piano per modernizzare e rinnovare le flotte: l’obiettivo è avere il 64% di aeromobili di nuova generazione nella flotta del Gruppo entro il 2028, investendo oltre 2 miliardi di euro all’anno per l’acquisto di Airbus A220, Airbus A320 e A321neos, Airbus A350, Boeing 787 ed Embraer 195-E2. La seconda leva prevede il miglioramento dell’efficienza operativa, privilegiando obiettivi più diretti e applicando procedure che limitano il consumo di carburante sia in fase di taxi sia in fase di volo».

La terza leva è legata al carburante, immagino…
«Certamente, riguarda proprio l’uso di carburanti per l’aviazione sostenibili (Saf) che giocano un ruolo chiave nella decarbonizzazione del trasporto aereo, in quanto possono ridurre le emissioni di CO₂ fino all’80% nel loro ciclo di vita. Il Saf è la soluzione a breve termine più importante e decisiva per un cambio radicale. A questo proposito, nel novembre 2022 sono stati firmati due accordi che consentono al Gruppo di ottenere il 3% dell’obiettivo di incorporazione del 10% di Saf nel 2030.
 Uno di questi accordi (Air France-Klm e TotalEnergies) prevede la consegna di oltre un milione di metri cubi di Saf al Gruppo per un periodo di 10 anni, a partire dal 2023 per i voli in partenza dalla Francia e dai Paesi Bassi. 
Entro il 2030 vogliamo raggiungere almeno l’implementazione minima del 10% di Saf su tutta la flotta del nostro Gruppo».

Non abbiamo parlato di Asia. la grande incognita dell’anno. Cosa significa per voi il ritorno dei voli per la Cina?
«Il mercato cinese è molto importante per la rete di Air France-Klm, soprattutto per la domanda da parte dei viaggiatori d’affari. Air France sta gradualmente aumentando il numero di voli e intende operare partenze giornaliere dall’aeroporto di Parigi CdG verso Pechino, Shanghai e Hong Kong a partire dal 1° luglio 2023. Durante l’estate quindi saremo in grado di offrire un network completo e combinabile per la Cina. Al momento, invece Air France vola a Pechino una volta alla settimana, a Shanghai (aeroporto di Pudong)  e Hong Kong tre volte a settimana. Klm prevede di aumentare le frequenze verso il Paese a partire dal 26 marzo operando tre volte a settimana da Amsterdam a Hong Kong e con sei voli no-stop sia per Pechino che per Shanghai».

Ultima parentesi italiana. Quanto cambia il vostro impegno nel nostro Paese con il probabile addio di Ita Airways all’alleanza SkyTeam, frutto della vendita a Lufthansa?
«È una fase di trattativa delicata, quello che posso dire è che continueremo a seguire da vicino il processo di privatizzazione di Ita e ribadiamo l’interesse a mantenere i rapporti commerciali con Ita, membro di SkyTeam».

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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