Sicilia, così risorgerà la ferrovia: cosa prevede il Piano

Sicilia, così risorgerà la ferrovia: cosa prevede il Piano
18 Dicembre 10:42 2023 Stampa questo articolo

Velocità, integrazione, connessioni e frequenze. La Sicilia è al lavoro per “trasformare” la rete ferroviaria, adeguandola in funzione del Ponte sullo Stretto.

L’obiettivo è offrire una mobilità veloce e integrata e connettere gli aeroporti fra loro, aumentando anche le frequenze.

Venerdì 15 dicembre la Conferenza dei servizi ha approvato il progetto da 48 milioni per la stazione a Trapani Birgi e per collegare l’aeroporto alla rete ferroviaria, compresa la variante per arrivare direttamente allo scalo di Punta Raisi.

Ed è in agenda a inizio gennaio la cabina di regia a Roma della regione e delle istituzioni del trapanese con il Gruppo Fs e con Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) per definire insieme una nuova offerta dei servizi di trasporto ferroviario che sia anche adeguata a rispondere alla domanda di maggiore afflusso turistico.

Le novità sono state annunciate da Dario Lo Bosco, presidente di Rfi e coordinatore del Polo infrastrutture del gruppo Fs, che è intervenuto alla Camera di commercio di Trapani alla sessione conclusiva del progetto “Aspettando il solstizio d’inverno”, promosso dalla CamCom e dalla Logos per dare corpo alla candidatura della provincia di Trapani al riconoscimento Unesco.

«Abbiamo in corso cantieri in tutta Italia per 44 miliardi di euro, di cui 17,4 miliardi in Sicilia. Nell’isola non si era mai vista una cosa simile – ha detto Lo Bosco – Stiamo intervenendo sulla Palermo-Catania-Messina portando la velocità massima a 250 km/h in alcuni tratti, ma in funzione del Ponte sullo Stretto stiamo già progettando la revisione dell’intera linea per ottenere questa velocità sull’intero percorso. E stiamo ridefinendo l’intera rete regionale. Stiamo elettrificando con 130 milioni la tratta Palermo-Trapani via Milo e la Conferenza dei servizi ha appena approvato il progetto da 48 milioni per la stazione a Birgi e per collegare l’aeroporto alla rete ferroviaria, compresa la variante per arrivare direttamente a Punta Raisi. Ma anche in questo caso stiamo implementando il progetto per ridurre il tempo di percorrenza fra i due scali entro massimo un’ora».

Lo Bosco ha annunciato anche altri interventi: «Sottoscriveremo a breve protocolli con Pino Pace in qualità di presidente di Unioncamere Sicilia e con il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, per trasformare le stazioni in hub di servizi per i passeggeri, dall’offerta di prodotti enogastronomici e dell’artigianato a quella di prodotti per la salute e il benessere, prevedendo anche palestre a disposizione dei giovani, anche quelli che arrivano per l’Erasmus. Abbiamo concordato di trasformare la vecchia stazione ennese in un centro di ricerca che attirerà giovani talenti anche all’estero. E ho deliberato la costituzione di una “Academy” che sarà coordinata da Antonio Staglianò, vescovo emerito di Noto e presidente della Pontificia accademia di Teologia».

È intervenuto anche il presidente Airgest, Salvatore Ombra, apprezzando le iniziative assunte da Lo Bosco per il territorio: «Nel 2024 puntiamo a consolidare il traffico passeggeri, che nel 2023 sono stati 1,3 milioni, e anche di superare 1,5 milioni. In proposito abbiamo in corso trattative con varie compagnie aeree. Ben vengano le nuove connessioni per favorire la mobilità di chi arriva, connessioni che creeranno di fatto una sinergia fra Birgi e Punta Raisi anche per una migliore organizzazione dell’offerta: sarà come disporre di tre piste insieme».

Infine, Pino Pace, commissario della Camera di commercio di Trapani, ha salutato la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina: «Sarà la cerniera fra la rete rivisitata del trasporto ferroviario regionale e il resto dell’Europa. Nuova rete e Ponte consentiranno anche ai treni commerciali veloci lunghi di viaggiare in Sicilia».

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