Spohr: «No all’ingresso dello Stato in Lufthansa»

06 Maggio 13:00 2020 Stampa questo articolo

«Nessuno vuole che Lufthansa sia controllata dallo Stato». Durante l’Annual General Meeting del gruppo tedesco tenutosi in video conferenza alla presenza di 10mila azionisti, il ceo Carsten Spohr non ha usato mezze parole per ribadire la sua posizione nei confronti del piano di salvataggio da 10 miliardi di euro in arrivo dall’esecutivo di Angela Merkel.

«Continuiamo a negoziare con il governo federale», ha ribadito il manager sottolineando però come sia tra gli investitori, che all’interno del management del Gruppo, non sia ben vista l’ingresso dello Stato nell’azionariato di Lufthansa, se tale ingresso prevedesse il diritto di voto nel consiglio di vigilanza.

Secondo quanto riporta Handeslblatt, infatti, il piano pensato dall’esecutivo vedrebbe una partecipazione statale del 25,1% (per un valore pari a circa 1 miliardo di euro), ma anche la possibilità di formare una minoranza qualificata capace di bloccare le decisioni della maggioranza del Gruppo Lufthansa. Ulteriori 5,5 miliardi di euro poi, verrebbero erogati sotto forma di capitale senza diritto di voto, mentre altri 3,5 miliardi di euro sarebbero prestiti della banca pubblica tedesca, il Kfw.

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