Stop ai voli per Il Cairo:
la scelta di British Airways

22 Luglio 10:57 2019 Stampa questo articolo

Torna l’allarme terrorismo sui cieli dell’Egitto. A lanciare il sospetto che il Paese mediorientale possa di nuovo essere nel mirino di attentati è stato nei giorni scorsi il Foreign Office britannico, che di fatto ha costretto British Airways a cancellare, a scopo “precauzionale”, tutti i collegamenti con il Cairo fino al 27 luglio.

A ruota, nella giornata di sabato 21, è arrivata anche la notizia della cancellazione dei voli verso la capitale egiziana da parte di Lufthansa, citando non meglio precisate preoccupazioni per la sicurezza. Lo stop del vettore tedesco, però, non è durato che 24 ore, tanto che già ieri le operazioni da Francoforte e da Monaco sono riprese regolarmente.

Più dura, invece, come detto, la presa di posizione del vettore britannico. “Noi riesaminiamo costantemente gli accorgimenti sulla sicurezza dei nostri aeroporti in giro per il mondo e abbiamo sospeso i collegamenti con il Cairo per sette giorni a scopo precauzionale, in modo da consentirci ulteriori valutazioni”, ha detto un portavoce della compagnia di Sua Maestà, citato dalla Bbc. “La tutela e la sicurezza dei nostri passeggeri ed equipaggi sono sempre una priorità per noi e non non faremmo mai volare un aereo a meno non che sia sicuro”.

Ieri, inoltre, il ministero degli Esteri britannico aveva aggiornato le raccomandazioni ai turisti inglesi in viaggio per l’Egitto, emettendo un’allerta su “accresciuti rischi di terrorismo contro l’aviazione” e annunciando “misure di sicurezza addizionali per i voli in partenza dall’Egitto verso il Regno Unito“.

Tutto regolare, invece, per quanto riguarda i collegamenti dall’Italia. La conferma, a questo proposito, viene direttamente da una nota dell’Ente nazionale per l’aviazione civile: “Al momento non sono state diramate dalle competenti autorità di prevenzione al terrorismo informazioni che comportino l’adozione del provvedimento di sospensione. L’Enac è in permanente contatto con il ministero dell’Interno, con le autorità per
l’aviazione civile dei Paesi europei e le altre autorità competenti ed è pronto a intervenire se la situazione si dovesse modificare o se dovessero esserci indicazioni differenti”.

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Giorgio Maggi
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