Sudafrica chic & wild al Thanda Safari

07 Giugno 13:50 2017 Stampa questo articolo

Nella regione di KwaZulu Natal, sulla costa orientale del Sudafrica, nel cuore del distretto di Zululand, che ha dato i natali ai due re zulu Dingiswayo e Shaka, sorge la Hluhluwe and Umfolzi Game Reserve, la riserva naturale più antica del Paese. Una regione affascinante dal punto di vista culturale e storico che ha ospitato gli Ama Zulu, discendenti del popolo degli Nguni, migrati in questa zona nel XVI secolo, ma ci sono prove di insediamenti di popolazioni già dall’Età del Ferro fino ai più recenti ritrovamenti che risalgono dal 300 al 1000 d.C.

Per il soggiorno in questa riserva privata di 140 km² dove si possono ammirare i Big Five (elefante, leone, leopardo, rinoceronte, bufalo), c’è il Thanda Safari, membro dei Leading Hotels of the World e pluripremiato come World’s Leading Luxury Lodge, che offre tre diverse alternative. La prima è il Thanda Safari Lodge con nove suite immerse nel bush: progettate sulla forma delle abitazioni tradizionali degli Zulu, in ognuna di esse si può godere di assoluta privacy. All’esterno si trovano una infinity pool, un letto da cui poter ammirare il panorama, una doccia e uno spazio per cene private. Ci sono anche aree comuni come l’angolo bar, la lounge, aree in cui pranzare indoor e outdoor, la cantina con i vini e una business room. Nel trattamento all inclusive sono compresi il minibar e il servizio lavanderia. I lodge non sono recintati ed è facile incontrare erbivori che vagano per la struttura, ma quando cala il buio e i felini sono a caccia è proibito muoversi senza essere scortati. Per la remise en forme c’è la spa con piscina riscaldata, cabine per i trattamenti, sauna e steam room. I trattamenti sono una combinazione di tecniche occidentali e di antiche pratiche olistiche zulu per massaggiare, alleviare dolori e guarire.

Un’altra opzione di alloggio è la villa iZulu che può ospitare fino a 10 persone nelle cinque lussuose camere, ognuna dotata della propria passerella da cui godere la vista. Perfetta per chi desidera assoluta privacy. Le aree comuni comprendono una sala da pranzo in stile afro-chic, il boma tradizionale, un camino, verande e terrazze che si affacciano su un abbeveratoio privato, una piscina riscaldata e una pista di atterraggio per elicotteri.

Per chi invece volesse sperimentare il lato più wild c’è il campo tendato composto di 15 spaziose tende per il glamping, tutte dotate di bagno interno e deck da cui godere del panorama. Ma, a differenza del lodge, si trovano in una zona protetta da recinto. Fa parte di questa struttura anche la Jabula Tent, spaziosa, romantica e appartata. Dotata di un letto king size, doccia esterna e piscina, è perfetta per la luna di miele.

A tu per tu con il leone
Ci sono poche ma rigide regole da seguire durante un safari: in presenza di animali non ci si alza in piedi, silenzio assoluto e non si può usare il flash. Gli erbivori: zebre, gnu e impala sono ovunque. In Africa i colori e le luci si mescolano perfettamente in un panorama mozzafiato: alle prime luci dell’alba o al tramonto, persino a occhi chiusi. Quando si fa buio è più facile trovare i leoni, perché col sole alto, anche d’inverno, fa troppo caldo e tendono a rimanere nascosti tra gli arbusti. La nonna supervisiona i due cuccioli che scompaiono nel bush, per poi uscirne poco dopo con le pance piene per un lauto pasto. Tutt’intorno è buio pesto, ma la vera meraviglia è in alto, dove milioni di stelle che compongono la Via Lattea illuminano il cielo.

L’indomani mattina si parte alla ricerca di elefanti. Sono un bel gruppo e c’è anche un cucciolo che cerca di apparire più grande. Dal lato opposto due giraffe assistono alla scena: vogliono capire se attaccheranno o meno. Ma è poco prima del tramonto che avviene il vero spettacolo: l’abbeveraggio. Giunti in prossimità dell’acqua inizia la festa: bevono, giocano e fanno il bagno. Cala la notte e compare in tutta la sua fierezza ed eleganza il leopardo. L’indomani mattina è l’ultima occasione per vedere il bufalo. Arriva una mandria. Maschi e femmine si distinguono dalla dimensione delle corna. Sono pacifici: sembra impossibile che siano pericolosi, eppure anche loro fanno parte dei Big Five letali. E qui si ha l’occasione di vederli tutti.

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Emanuela Ghislotti
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