Super green pass: quando, dove e come

Super green pass: quando, dove e come
25 Novembre 10:34 2021 Stampa questo articolo

Stretta sui no vax per salvare il Natale e «dare certezze» anche agli operatori del turismo. È il senso del decreto legge approvato mercoledì in Consiglio dei ministri che scongiura lo spettro del lockdown e introduce, dal 6 dicembre al 15 gennaio, il cosiddetto Super green pass: il certificato verde valido solo per le persone vaccinate o guarite dal Covid, necessario in zona bianca per accedere a spettacoli, eventi sportivi, ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche.

Anche nell’eventualità di un passaggio in zona gialla e arancione, a vaccinati e guariti sono consentite le attività inibite ai non vaccinati.

L’obbligo del green pass tradizionale, ottenibile anche tramite tampone e la cui validità è ridotta a 9 mesi, invece, viene esteso a ulteriori settori: tra questi gli alberghi, i treni regionali e interregionali, il trasporto pubblico locale.

Misure definite «urgenti» che si accompagnano all’anticipo del booster a cinque mesi dall’ultima dose, all’obbligo vaccinale esteso al personale scolastico e alle forze dell’ordine, ai controlli rafforzati sul territorio.

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L’obiettivo espresso dal premier Mario Draghi è «conservare la normalità» conquistata oggi, «continuare a essere aperti, andare in giro a divertirsi, acquistare, combattere la povertà».

Così, mentre altri Paesi europei “si fermano” causa Covid, il nostro sceglie una strada più morbida condivida con le Regioni, anche perché i dati italiani dei contagi, seppur in crescita, «sono i migliori nell’Ue», ricorda il presidente del Consiglio.

Nonostante le intenzioni del governo di tutelare l’industria turistica, non sono mancate le critiche preventive, soprattutto sul fronte hôtellerie. Federalberghi, nell’ipotesi che fosse introdotto l’obbligo vaccinale – dunque il green pass rafforzato – prevedeva cancellazioni e dunque una «nuova mazzata sul settore» e si augurava che le nuove regole fossero valide anche per gli affitti brevi; Confindustria Alberghi, da parte sua, sollevava invece il tema famiglie: «C’è il rischio di rendere impossibile l’organizzazione di una vacanza ai nuclei con minori che scelgono il soggiorno in hotel».

Paura di una nuova frenata del booking anche da parte di alcune agenzie di viaggi, ma l’ipotesi di un nuovo lockdown – a nostro parere – sarebbe stata ben più gravosa dell’attuale stretta sui no vax, già messa in preventivo soprattutto dagli specialisti dell’outgoing. Avanti tutta, perciò. È presto per fasciarsi (nuovamente) la testa.

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Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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