Tel Aviv, il Museum of Arts riapre a due mesi dall’inizio della guerra

Tel Aviv, il Museum of Arts riapre a due mesi dall’inizio della guerra
04 Dicembre 13:16 2023 Stampa questo articolo

Chissà che non possa essere un segnale di pace e di un graduale ritorno alla normalità in Medio Oriente. Con un concerto pianistico su musiche di Schubert, il Tel Aviv Museum of Arts ha riaperto al pubblico dopo la chiusura decisa in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha scatenato un nuovo conflitto israelo-palestine  nella Striscia di Gaza. La posizione del Museo, nel cuore di Tel Aviv, lo rende un luogo chiave per la comunità.

Riaccogliendo i primi visitatori, il museo ha così rivolto simbolicamente un invito a tornare al contatto diretto con l’arte, guardando con occhi nuovi e da più prospettive le mostre. Di nuovo accessibili, dunque, le esibizioni permanenti, come “George Segal: Sacrifice of Isaac 1973”, dello scultore George Segal, inaugurata il 13 settembre.

«L’arte ha un potere unico di riflettere le complessità e di suscitare una coscienza critica anche in tempi di crisi – sottolinea la regista Tania Coen-Uzzielli – A volte ha persino un potere profetico. L’ingresso al Museo, attraverso la piazza ora chiamata “Square of the Abducted and Missing” segna una connessione diretta tra il suo interno e l’esterno. Le porte del Museo si aprono verso la piazza e i suoi abitanti, e ora anche le gallerie sono aperte al pubblico. Secondo l’artista francese Edgar Degas, “L’arte non è ciò che l’artista vede, ma ciò che fa vedere agli altri”».

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