Terremoto in Indonesia: le risposte di Fto alle agenzie

08 Agosto 17:21 2018 Stampa questo articolo

È salito a oltre 300 il numero delle vittime del devastante sisma di magnitudo 7.0 che ha colpito l’Indonesia, e più precisamente l’isola di Lombok. Un bilancio che secondo la Disaster Agency indonesiana sarebbe destinato a salire, fermo restando che ci sono già circa 2.500 persone ricoverate per ferite gravi e più di 160mila sono state costrette a evacuare la propria abitazione.

Uno scenario drammatico, che non esula dalle proprie “responsabilità” – nemmeno per un istante – tutte quelle agenzie di viaggi e tour operator italiani che lavorano sulla destinazione, con le associazioni di categoria chiamate a intervenire a supporto del comparto, per dare celeri risposte a chi ha scelto proprio l’Indonesia come meta per le sue vacanze estive.

Così, Fto – Federazione Turismo Organizzato ha assegnato al proprio legale Camilla Monese il compito di rispondere alle domande che risultano essere le più frequenti, in questi giorni, negli uffici di agenti e organizzatori. Seguendo con precisione i passi dettati dalla legge, soprattutto alla luce delle nuove regole previste dalla direttiva pacchetti entrata in vigore lo scorso 1° luglio.

Il terremoto ha colpito solo una parte dell’Indonesia. Il resto del Paese è sicuro?
«Il sisma ha colpito la parte nord di Lombok, interessando anche le Isole Gili e, in misura minore, Bali. Gli scali aeroportuali internazionali di Bali e Lombok risultano comunque operativi, registrando qualche ritardo. Detto ciò, la Farnesina non ha emesso nessuno sconsiglio per le zone direttamente colpite dal terremoto, né per l’Indonesia nel suo complesso, che comunque è da considerare da sempre zona sismica attiva».

Cambia qualcosa se il pacchetto turistico è stato acquistato prima o dopo il 1° luglio?
«La maggioranza dei pacchetti per l’Indonesia è stata acquistata in vigenza del precedente Codice del Turismo. Nel caso in cui il viaggio abbia come destinazione una località, come ad esempio le isole Gili, o una struttura danneggiata da questa catastrofe naturale, bisognerà proporre al turista una soluzione alternativa oppure il rimborso.

La nuova direttiva prevede che se per circostanze sopravvenute non imputabili all’organizzatore è impossibile fornire, in corso d’esecuzione, una parte sostanziale dei servizi turistici contenuti nel contratto, l’organizzatore deve offrire, senza supplemento di prezzo, soluzioni alternative adeguate di qualità rispetto a quelle specificate nell’accordo.

Se le soluzioni proposte comportano un pacchetto di qualità inferiore, al viaggiatore andrà concessa un’adeguata riduzione del prezzo, con la possibilità di respingere le opzioni dategli solo se non sono comparabili a quanto stabilito nero su bianco o se lo “sconto” concesso è inadeguato. Se non c’è un’alternativa, si procede alla diminuzione dell’importo dovuto per il viaggio».

Cosa bisogna fare se il cliente deve ancora partire?
«Ad oggi, il ministero degli Esteri non ha ufficialmente sconsigliato i viaggi verso l’Indonesia e in assenza di ciò non si può annullare il pacchetto di viaggio senza pagamento di penale. Perché chi viaggia può recedere senza penali solo nel caso in cui vi siano circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze e queste abbiano un’incidenza sostanziale sull’esecuzione del pacchetto o sul trasporto di passeggeri verso il luogo in oggetto. È fondamentale, quindi, seguire costantemente gli aggiornamenti emanati dalla Farnesina e anche tenere conto di quanto comunicato dai vari fornitori locali dei t.o. in relazione alle condizioni delle singole strutture prenotate».

Se sono intermediario?
«Le decisioni in merito alla possibilità concreta di usufruire regolarmente del pacchetto spettano all’organizzatore. L’agenzia avrà comunque sempre cura di fornire assistenza ai propri clienti, specialmente supportandoli nelle comunicazioni con il tour operator».

E se il cliente ha acquistato solo un servizio singolo?
«In assenza di sconsiglio, ai singoli servizi si applicheranno le politiche stabilite dai vari fornitori con cui si dovrà verificare se quanto prenotato è garantito o garantibile».

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Giulia Di Camillo
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