True Italian Experience: record di stranieri a Roma, ma Italia “troppo cara”

True Italian Experience: record di stranieri a Roma, ma Italia “troppo cara”
02 Ottobre 12:21 2023 Stampa questo articolo

Anche se Roma può brindare al suo successo incoming, risultando la città col più alto incremento di visitatori esteri, per otto stranieri su dieci l’Italia in generale è un Paese “troppo caro“.

Sono le due evidenze più rilevanti dell’Osservatorio Internazionale di True Italian Experience, l’hub digitale guidato dall’amministratore delegato Maurizio Rota che per un certo periodo è stato partner di Ita Airways e ora promuove l’offerta turistica dell’Italia a livello internazionale, effettuando periodicamente studi sulla notorietà e l’appeal dell’Italia nel mondo. Riscontri che oggi appaiono tra luci e ombre.

Secondo i dati relativi all’incoming nel mese di agosto 2023, infatti, ben l’84% degli stranieri considera il nostro Paese molto caro, il 71% non ha apprezzato le temperature troppo elevate della scorsa estate e il 51% dei vacanzieri ha percepito l’Italia come destinazione non sempre sicura, soprattutto di sera. Grande apprezzamento invece per il cibo e il vino italiani (97% il gradimento); la cultura con l’arte, le tradizioni e gli eventi organizzati in Italia (81%), le bellezze naturalistiche (76%) e l’ospitalità (69%).

Tra le città d’arte più visitate dagli stranieri, rispetto al 2022, il maggior incremento lo ha appunto registrato Roma (+5,1%), seguita da Firenze (+4,8%) e Venezia (+3,4%). Tra le Regioni medaglia d’oro per crescita di presenze alla Puglia (+6,2%), segue la Toscana (+5%) e il Trentino Alto Adige (+4%).

Sul fronte delle località balneari, invece, a farla da padrona è la Costiera Amalfitana con un incremento delle visite internazionali del 4,2% rispetto all’anno precedente, seguita dal Salento (+3,1%) e la Costa Smeralda (+2,9%).

L’analisi stilata da True Italian Experience evidenzia inoltre come la maggioranza dei turisti arrivati in Italia ad agosto 2023 provenga dagli Stati Uniti (17,9%), seguiti da tedeschi (8,2%), francesi (6,8%), spagnoli (5,3%) e canadesi (3,4%).

Grande successo hanno poi riscosso le attività esperienziali: secondo l’analisi, infatti, il 74% dei turisti durante il soggiorno ne ha svolte almeno tre. Il 63% del turismo internazionale si è orientato verso mete all’insegna di arte e cultura; il 61% dei turisti ha dichiarato di prediligere vacanze sostenibili e responsabili, mentre il 58% ha annunciato di voler programmare entro 3 anni un nuovo soggiorno a lunga permanenza.

Maurizio Rota ad True Italian ExperienceComplessivamente quanto emerge dello studio è un quadro positivo per il turismo italiano, visto che il 68% dei turisti tornerebbe di nuovo in Italia e il 49% già dal prossimo anno; solo il 12% invece non tornerebbe nel Bel Paese.

«Questi dati confermano il grande potenziale del nostro Paese che continua a soddisfare il desiderio di esperienze da parte dei turisti – ha detto Rota – L’analisi condotta da True Italian Experience, grazie al suo Osservatorio permanente che utilizza una tecnologia innovativa in grado di vagliare oltre 25 milioni di fonti web, 88 piattaforme di social network, oltre 120mila testate media, permette una radiografia dettagliata della stagione turistica appena conclusa e consente di dare indicazioni utili per uno sviluppo ottimale del settore. Non bisogna trascurare le indicazioni sull’aumento dei prezzi e sulla sicurezza del territorio, fronti sui quali è necessario trovare soluzioni».

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