Turismo enogastronomico a +50% con il traino della Russia

26 Giugno 12:38 2018 Stampa questo articolo

C’è un’Italia che parla sempre più russo. È quella del turismo enogastronomico, che attrae sempre più visitatori stranieri oltre alle presenze interne, e segna un particolare trend positivo proprio dalla Russia. Sono dati che emergono dal Food & Wine Tourism Forum che si è svolto al Castello di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo. Ripresasi dalla crisi del rublo, la Russia vede aumentare costantemente le presenze turistiche nel nostro Paese, dove quest’anno è previsto un aumento del turismo enogastronomico maggiore del 50% durante l’estate 2018, che è il periodo di massima frequentazione dei russi in Italia.

Lo dice Giulio Gargiullo, digital marketing manager esperto del mercato russo intervenuto al Forum: «Il turismo dalla Russia è in crescita nel nostro Paese, e questo è dovuto alla ripresa economica della Federazione russa, partita già nel 2017. I turisti russi sono fra i più altospendenti in Italia secondo i dati Global Blue, secondi subito dopo i cinesi con 1000 euro di scontrino medio e con picchi di scontrino medio nel Quadrilatero della Moda fino a 1500 per scontrino durante il Salone del Mobile».

I turisti dalla Russia in Italia hanno uno status socio-economico e culturale medio-alto e hanno un budget consistente negli acquisti e sono interessati a scoprire le singole realtà e singole aziende, soprattutto in zone dove c’è una produzione di vini e prodotti tipici per esperti ed estimatori.

«I segnali della crescita enogastronomica dei russi sono diversi – continua Gargiullo – Da un recente sondaggio Skyscanner Russia è emerso che la cucina italiana è la preferita dai russi, come da un report TripAdvisor i russi sono gli stranieri che hanno apprezzato maggiormente i ristoranti italiani. Come evidenzia anche l’ultimo rapporto Enit 2017 sul turismo incoming dalla Russia, i russi sono sempre più interessati alla scoperta di località meno note in Italia, e quindi questa è una grande opportunità per le province italiane e per la loro ricchezza enogastronomica, culturale, paesaggistica, dell’ospitalità. I prodotti italiani in Russia godono un’ottima salute nonostante le sanzioni che impediscono la vendita di alcuni di questi: i vini italiani hanno visto un +47 nelle vendite in Russia nel 2017 e l’Italia è il primo esportatore di vino nella Federazione».

Il turismo enogastronomico è in grande crescita in tutto il mondo. In Italia, con oltre 110 milioni di presenze, ha raddoppiato in un anno il suo peso. Una ricerca di Isnart-Unioncamere ha stimato un impatto economico di oltre 12 miliardi (pari al 15,1% del totale turismo) per quanto riguarda le spese legate all’agroalimentare da parte dei turisti che fanno vacanze in Italia. Il 43% delle presenze riguarda il turismo italiano (con 47 milioni), mentre il 57% è costituito da turismo internazionale (con 63 milioni di presenze). L’Italia è la prima meta al mondo per turismo enogastronomico e il primo Paese europeo per numero di prodotti Dop e Igp. L’indice di soddisfazione dei nostri ristoranti è ottima: attraverso l’analisi delle recensioni online il sentiment positivo è del 82,5% per gli italiani e sale al 85,3% per gli stranieri.

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