Un milione per Expo Dubai dal Mipaaft

28 Agosto 09:17 2019 Stampa questo articolo

«Lavoriamo fino alla fine per il bene del Paese e per la valorizzazione del nostro made in Italy». Con queste parole il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, ha annunciato la firma del decreto che prevede lo stanziamento di 1 milione di euro per la partecipazione del Mipaaft a Expo Dubai, l’esposizione universale in programma per la prima volta in un Paese arabo dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021.

«Ci apriamo all’agricoltura del futuro promuovendo il modello italiano in campo agroalimentare. Si tratta di un appuntamento fondamentale per valorizzare il comparto, che sempre più dovrà andare nella direzione dello sviluppo tecnologico e della sostenibilità», ha dichiarato il leghista Centinaio, esponente del dimissionario governo gialloverde.

Vetrina per l’agricoltura, ma anche per il turismo: all’Expo di Dubai sono attesi 25 milioni di visitatori da tutto il mondo nei sei mesi dell’evento.

Beauty Connects People, ovvero “La bellezza unisce le persone”, sarà il tema del Padiglione Italia che si configurerà come un vero e proprio Innovation Hub.

Per la sua costruzione è stata indetta da Invitalia la procedura di gara con una base d’asta di 14 milioni 450mila euro e un valore massimo di 26 milioni.

Partner artistici della struttura saranno con tutta probabilità Regioni e Province, incaricate di produrre e realizzare i contenuti e gli allestimenti del Padiglione Italia diventando, per la prima volta in una Esposizione Universale, protagoniste per l’intera durata dell’evento del “racconto” che presenterà l’Italia al mondo attraverso il linguaggio dei territori e dei paesaggi.

La posizione del Padiglione Italia sarà particolarmente attrattiva, poiché in prossimità del Padiglione degli Emirati Arabi Uniti, ideato da Santiago Calatrava, e non lontano da quelli di Germania, India e Stati Uniti.

Si troverà, dunque, nel luogo che coinvolgerà il maggior numero di visitatori, oltre a essere il centro nevralgico dell’esposizione insieme alla Al Wasl Plaza, piazza di connessione dei tre petali tematici.

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