Viaggi in Egitto, le nuove regole per i turisti

11 Febbraio 10:21 2022 Stampa questo articolo

L’Egitto è aperto ai visitatori internazionali e aggiorna regolarmente le norme di salute e sicurezza pubblica per frenare la diffusione del Covid-19. Linee guida sviluppate dal ministero del Turismo e delle Antichità (MoTA) in coordinamento con il ministero dell’Aviazione civile, il ministero della Salute e della Popolazione (MoH) e la Federazione egiziana del Turismo, in ottemperanza alle linee guida dell’Oms.

Prima di recarsi in Egitto, è necessario essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • certificato di vaccinazione con codice Qr valido o certificato dall’ambasciata/consolato egiziano nel Paese di partenza. Il vaccino ricevuto deve essere approvato dall’Oms e dall’Egyptian Drug Authority e deve essere stata somministrata la seconda dose per le vaccinazioni che richiedono due dosi (Moderna, AstraZeneca, Sputnik V, Sinovac e Sinopharm) o la prima dose per le vaccinazioni che richiedono una sola dose dose (Johnson & Johnson e Sputnik light) almeno 14 giorni prima dell’ingresso in Egitto
  • se non si è in possesso di certificato di vaccinazione, è necessario presentare un risultato negativo certificato Pcr, antigen rapid test o Id Now eseguito nel Paese di partenza massimo 72 ore prima della partenza del volo diretto per l’Egitto

I suddetti requisiti non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni.

I test di rilevamento Covid-19 sono disponibili negli aeroporti egiziani internazionali e il costo di un Pcr nelle nelle principali città turistiche – Sharm El Sheikh, Hurghada, Marsa Alam, Taba, Luxor e Assuan – si aggira intorno ai 30 dollari americani.

Per quanto l’Italia, al momento sono attivi i corridoi turistici Covid free per le destinazioni turistiche Sharm El Sheikh e Marsa Alam. Non è possibile invece visitare per motivi turistici il resto del Paese, che è ancora nell’elenco E della Farnesina.

Tornando alle regole del Paese, l’Egitto invita i turisti a indossare le mascherine negli spazi chiusi, come autobus turistici, taxi, aerei, aeroporti, musei archeologici.

Per quanto riguarda la gestione dei casi, chi dovesse risultare positivo durante il proprio soggiorno in Egitto dovrà avvertire la direzione dell’hotel in cui alloggia (tutti gli hotel nei governatorati turistici dell’Egitto hanno un medico di guardia e una clinica). Gli alberghi in Egitto sono tenuti a segnalare i casi positivi di Covid-19 al ministero della Salute.

In caso di positività, il viaggiatore sarà guidato a un piano designato nell’hotel o in un’area nelle sue vicinanze, allestita proprio per la quarantena di casi di Covid-19 non critici. L’hotel coprirà il costo dell’alloggio, del cibo e delle bevande analcoliche. È obbligatorio un periodo di autoisolamento di cinque giorni; se al sesto giorno viene prodotta la prova di un esame Pcr negativo, il periodo di autoisolamento terminerà. Se si risulta ancora positivi, l’isolamento viene prolungato di altri cinque giorni, senza bisogno di ulteriori esami in seguito.

I casi critici, invece, vengono immediatamente trasferiti negli ospedali, dove il ministero della Salute coprirà i costi dei farmaci e delle cure fino al completo recupero.

In caso di soggiorno prolungato, chi è arrivato con un volo charter, potrà prenderne uno alternativo in coordinamento con il proprio agente di viaggi; a chi è arrivato con compagnie aeree egiziane, verrà fornito un volo alternativo (sulla stessa compagnia aerea inizialmente prenotata) senza penali.

Chi è stato a stretto contatto o condivideva una stanza con qualcuno risultato positivo, dovrà sottoporsi a una visita medica gratuita da parte del ministero della Salute e potrà rimanere in hotel senza costi aggiuntivi se desidera continuare il viaggio.

Il personale impiegato nel turismo (come chi lavora in hotel, resort, caffè, ristoranti e bazar) è completamente vaccinato contro Covid-19.

Le strutture e attività ricettive e turistiche, siti archeologici e musei devono dotarsi del certificato di sicurezza igienica, che garantisce l’attuazione di corrette pratiche di salute e sicurezza.

Hotel e strutture certificate sono soggette a ispezioni periodiche: il MoTA ha formato comitati congiunti in collaborazione con il MoH per condurre ispezioni regolari e, a partire da novembre 2021, cinque società internazionali specializzate in misure di sicurezza sanitaria e igienica – in collaborazione con il ministero, la Federazione egiziana del Iurismo e l’Egyptian Hotels Association (Eha) – hanno iniziato a ispezionare gli hotel. Le violazioni comportano la sospensione della licenza dello stabilimento.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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