Voihotels prepara l’apertura del Ca’ di Dio di Venezia nel 2021

Voihotels prepara l’apertura del Ca’ di Dio di Venezia nel 2021
16 Luglio 12:00 2020 Stampa questo articolo

Il cantiere del Ca’ di Dio di Venezia ha ripreso i lavori dopo mesi di blocco forzato: un segnale positivo che arriva in un momento delicato per l’Italia, il turismo e la città veneta in particolare. Il Gruppo Alpitour conferma gli investimenti e rinnova la volontà di regalare a Venezia un nuovo hotel cinque stelle, curato dall’estro creativo di Patricia Urquiola.

Le premesse ci sono tutte: un edificio dal grande valore storico, il tratto raffinato di una progettista di levatura internazionale, l’investimento di 16 milioni di euro da parte del Gruppo torinese per realizzare il quarto progetto di hôtellerie, parte della collezione Lifestyle di Voihotels.

L’apertura è prevista per la primavera 2021 e la struttura sarà poco distante dall’Arsenale e da Piazza San Marco, lungo la Riva degli Schiavoni: la ristrutturazione comprende l’intera proprietà con i suoi 4mila metri quadri, che accoglieranno 66 camere e junior suite, due ristoranti, una spa e due giardini privati.

«Vogliamo dimostrare che né l’acqua alta, né altri eventi metteranno in discussione il progetto e i nostri piani di sviluppo – afferma Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato del Gruppo Alpitour – Il cantiere del Ca’ di Dio è l’emblema di un’Italia che riparte e che continua a credere nel valore del turismo, ricchezza essenziale per il tutto il nostro Paese e per i centri d’arte, come Venezia. Essere presenti in questa città è una grande opportunità e una sfida ambiziosa, un impegno che valorizzeremo al meglio».

«Con questo cantiere, Voihotels fa un passo decisivo nella concretizzazione del progetto Lifestyle – continua Paolo Terrinoni, ad di Voihotels – su cui la catena alberghiera sta investendo molto. Al vaglio ci sono già nuovi investimenti, con l’obiettivo di far crescere ulteriormente una realtà che, negli ultimi anni, è arrivata a gestire 18 resort in Italia e nel mondo, con un fatturato di 110 milioni e 1.500 dipendenti».

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