Voli ai livelli pre Covid: parola di Amadeus e Mastercard

Voli ai livelli pre Covid: parola di Amadeus e Mastercard
03 Giugno 11:40 2022 Stampa questo articolo

Tutti a caccia di viaggi un’altra volta. Secondo Amadeus Travel Pulse, per i primi quattro mesi del 2022 i volumi di ricerca in tutto il mondo sono aumentati, raggiungendo quasi i livelli del 2019. Solo il 3% infatti separa i numeri dell’ultima settimana di aprile dallo stesso periodo del 2019, confermando che la fiducia e la voglia di viaggiare continuano a crescere.

La ricerca Mastercard Economics Institute rivela, poi, un’impennata nelle prenotazioni globali di voli sia di piacere che d’affari per il 2022, con quasi 1,5 miliardi di passeggeri aerei in più, valori che potrebbero superare i livelli pre pandemìa, e anche un picco per viaggi in crociera, treno e autobus.

AMADEUS. Si viaggia dappertutto: durante il mese di aprile, secondo Amadeus Travel Pulse, le ricerche di opportunità in Messico sono aumentate del 36%, quelle in Canada del 29% e gli Stati Uniti del 7%. A guidare la ripresa, ci pensa il mercato domestico, con un volume di ricerche che nell’ultima settimana di aprile è aumentato del 4% rispetto al 2019. Sebbene il mercato nazionale sia quello che ha recuperato di più, anche altri segmenti stanno mostrando una reale capacità di recupero. Le ricerche a livello intraregionale nell’ultima settimana di aprile sono calate solo del 4% rispetto al 2019, con una crescita straordinaria nel Regno Unito (+35%) e in Francia (+38%). Anche le ricerche internazionali stanno registrando ottimi risultati. L’Argentina sta registrando uno dei migliori recuperi, con il 24% in più rispetto ai livelli del 2019. Mercati come l’India (+47%) e l’Italia (+82%) sono in testa alla classifica.

«È incoraggiante vedere un così forte interesse per i viaggi in tutto il mondo – ha dichiarato Debbie Keller, senior vice president, Data e Api Ecosystems di Amadeus – Le query di ricerca dei viaggi aerei rappresentano uno dei principali set di dati che analizziamo per conoscere il sentiment dei viaggiatori e il modo in cui i mercati rispondono a situazioni in rapida evoluzione».

Che il recupero sia vicino lo indica anche il confronto tra i dati del 2022 e quelli del 2021. I primi quattro mesi del 2022 a livello globale hanno registrato un incremento medio del 69% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se si considerano i dati mensili, gennaio ha registrato un aumento del 37% rispetto all’anno precedente, febbraio del 77% e marzo del 67%. Infine, aprile è superiore del 94% rispetto alle ricerche dell’anno precedente. Il trend è inequivocabilmente in forte crescita.

Rispetto ai primi quattro mesi del 2021, le ricerche nazionali continuano a essere al primo posto, con un incremento del 73%, mentre le ricerche intra-regionali sono aumentate del 72% e quelle internazionali del 61%.

MASTERCARD. Nel report “Travel 2022: Trends and Transitions” di Mastercard vengono illustrati gli insight in 37 Paesi, inclusa l’Italia, sulla situazione globale dei viaggi.

Secondo quanto emerge, se le tendenze delle prenotazioni dei voli continueranno al ritmo attuale, si stima che nel 2022 a scegliere i viaggi aerei saranno circa 1,5 miliardi di passeggeri in più a livello globale rispetto allo scorso anno, di cui 550 milioni solo tra i cittadini europei. In questo contesto, l’Italia si posiziona al 3° posto tra le destinazioni più popolari tra i turisti europei(dopo Spagna e Regno Unito) e al 7° posto a livello mondiale.

Il report si concentra sugli elementi chiave dell’esperienza del viaggiatore. Innanzitutto, il primo dato relativo ai voli di piacere e d’affari che superano i livelli pre pandemia. Si tratta di un trend al quale si è assistito anche nel resto del mondo, con il ritorno in ufficio che si è rivelato un driver importante. Inoltre, l’Italia è tra i pochi Paesi nel mondo in cui le compagnie aeree, almeno per il momento, non hanno aumentato le tariffe di volo, che nel mese di aprile si sono mantenute inferiori di circa il 6% rispetto ai livelli del 2019.

Il secondo aspetto riguarda lo stato di salute dei settori legati al viaggio: in primis quello dei trasporti. Tra i più impattati dalla pandemia, sono in fase di ripartenza: i livelli di spesa recenti indicano una maggiore tranquillità nei viaggi di gruppo. La spesa globale per le crociere ha infatti guadagnato un +62% da gennaio a fine aprile, pur rimanendo al di sotto dei livelli del 2019. I viaggi in autobus sono invece tornati ai livelli pre pandemia, mentre la spesa per gli spostamenti in treno rimane inferiore del 7%. Parallelamente, i viaggi in auto non perdono fascino, con la spesa per pedaggi e noleggio auto in aumento rispettivamente di quasi il 19% e il 12%.

Infine l’aspetto economico: le spese durante il viaggio sono sempre più per le esperienze a discapito dei beni materiali: il ritorno dell’economia dell’esperienza si conferma un trend a livello globale, con una spesa esperienziale del 34% superiore ai livelli del 2019 privilegiando bar e discoteche (72%), ma anche parchi divertimento, musei, concerti e altre attività ricreative (35%).

Secondo gli analisti del Mastercard Economics Institute, l’allentamento delle restrizioni ridefinisce la mappa del turismo per il 2022: non deve quindi sorprendere che la possibilità di tornare a viaggiare senza preoccupazioni sia stato un fattore trainante della prenotazione dei viaggi, con il 2022 caratterizzato dall’allentamento delle restrizioni. Di conseguenza, Usa, Regno Unito e Svizzera sono divenuti le Top 3 delle destinazioni a livello globale, con l’Italia che si posiziona al 7° posto, a seguito dei flussi turistici nuovamente in crescita a partire dalla metà di aprile 2021.

Purtroppo, però, ci anche zone d’ombra: tra i maggiori ostacoli alla ripresa del settore primeggia l’inflazione, all’8% nell’area Ue e al 6,9% in Italia (dato Bankitalia). Si stima che nel 2022 i redditi aumenteranno più lentamente dei prezzi al consumo di beni e servizi. In Italia il divario tra inflazione e aumento degli stipendi si manterrà di quasi 2 punti percentuali (1,8%) almeno fino a inizio ottobre, contro una media europea del 1,2%. Di conseguenza, ciò avrà un impatto negativo sul potere d’acquisto, portando la comunità a ponderare spese discrezionali come quelle legate ai viaggi.

«La ripresa del settore dei viaggi si trova oggi a dover affrontare sfide e opportunità al tempo stesso – osserva Michele Centemero, country manager Italia di Mastercard – Man mano che però si riscontra un allentamento delle restrizioni, si rivela fondamentale per l’intero settore travel il desiderio e la possibilità di tornare a spostarsi».

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