Voli cancellati e abusivi: i guai delle adv post Covid

Voli cancellati e abusivi: i guai delle adv post Covid
21 Giugno 11:59 2022 Stampa questo articolo

Da un lato il booking eccitatissimo. Dall’altro, ritardi e cancellazioni di voli, che di recente hanno coinvolto anche personaggi noti come Salvatore Aranzulla e Simona Ventura, e gravano come macigni sul turismo organizzato. Come a dire: la benzina ora c’è, ma il motore è arrugginito, la macchina del travel post Covid continua a dare problemi.

Un tema, questo, su cui scendono in campo associazioni di categoria e gruppi di agenti di viaggi.

Franco Gattinoni, presidente di Fto Confcommercio, punta il dito contro i disservizi aerei: «Servono provvedimenti severi e rapidi contro il dilagante fenomeno delle cancellazioni selvagge da parte delle compagnie low cost. Si stanno moltiplicando le tratte abolite, spesso all’ultimo momento, senza alcuna comunicazione ai passeggeri e soprattutto senza meccanismi di riprotezione che sarebbero dovuti per legge», afferma.

«Le autorità e il governo stesso – incalza – devono intervenire subito in questo far west. Si tratta di una deprecabile tendenza che si innesta in modo preoccupante sul già delicato momento del turismo organizzato, in bilico tra la spinta e il desiderio di ripartenza da una parte e le tensioni geopolitiche ed economiche dall’altra. Per costruire un comparto serio e sostenibile, la programmazione dei voli non può essere modificata di giorno in giorno; facendo così si preservano le statistiche, ma non si dà un vero beneficio al settore».

Da Napoli, intanto, dice la sua su questo tema anche Advunite: “Le compagnie aeree low cost e di linea stanno cancellando moltissimi voli. Se il cliente ha prenotato un pacchetto in agenzia chi ne risponde?”, si domanda provocatoria. E aggiunge: “L’attuale contratto di viaggi si deve rimodulare, il governo deve intervenire perché a rimetterci non siano solo le agenzie di viaggi”.

Poi l’affondo contro l’abusivismo: “Nel lontano giugno 2019 chiedevamo l’istituzione di un elenco pubblico delle adv. Son passati tre anni e nulla è stato fatto. Anzi ora, dopo la pandemia, abbiamo più paura per i nostri clienti e per le situazioni malsane. Ci sono realtà che promuovono tariffe scontate del 50%: i clienti purtroppo non sempre sono attenti e si lasciano abbindolare da queste trappole. Il governo non ci ha aiutato, non ci sta aiutando e non ci aiuterà economicamente a far fronte alle difficoltà di 30 mesi di non lavoro, ma che almeno ci aiuti con maggiori controlli”.

Nel frattempo, dal popolo di Maavi, in queste ore alle prese con una lettera anonima diffamatoria contro la presidente Enrica Montanucci, si leva il grido “nonsmetteremodicombattere”, che aggiorna il pandemico “nonsmetteremodiviaggiare”.

«I nostri diritti non sono ancora stati rispettati», ricorda la leader del movimento sul suo blog. «Abbiamo le agenzie piene, ma anche i voucher da sistemare, i voli che non bastano, i guai di un mondo che è ripartito così velocemente da essere complicato da gestire», sottolinea incitando gli adv a «non dimenticare quanto abbiamo ancora in sospeso con questo Stato privo di memoria e di rispetto per il nostro settore. Chi molla è perduto».

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