Voli, le linee guida post Covid dell’Enac

Voli, le linee guida post Covid dell’Enac
15 Aprile 14:31 2022 Stampa questo articolo

L’Ente nazionale per l’aviazione civile ha aggiornate le linee guida per gli operatori del settore aereo al fine di favorire un rapido rientro nell’ordinaria attività dopo la cessazione dello stato di emergenza (lo scorso 31 marzo).

Per volare sono ora sufficienti il cosiddetto green pass base e le mascherine di tipo Ffp2, mentre vengono rimossi i vincoli relativi all’utilizzo delle cappelliere. L’Enac ha pubblicato un ampio documento – consultabile qui – di oltre 40 pagine che stabilisce norme e procedure utili alla ripartenza del settore rispettano sicurezza e salute degli addetti e dei passeggeri.

I gestori aeroportuali dovranno inoltre adottare interventi organizzativi e gestionali atti a prevenire ogni forma di affollamento in tutte le aree dell’aerostazione e durante le operazioni aeroportuali, mediante una corretta gestione dei flussi e degli accodamenti, una segnaletica efficace e svolgere l’igienizzazione e sanificazione in ogni area dell’infrastruttura.

“Le verifiche su ciascuno spazio e percorso dovranno tenere conto della prevista gradualità di crescita dei flussi di traffico, gestendo gli accodamenti nel modo più ordinato possibile al crescere dei volumi stessi. Nella gestione dei flussi il gestore deve tenere in considerazione anche il fatto che alcuni passeggeri potrebbero decidere di arrivare con largo anticipo presso lo scalo sostando all’interno del terminal per un tempo maggiore del normale. In caso di eventuali evidenze di sottodimensionamento nelle aree landside, sia in relazione all’affollamento degli spazi sia in relazione alla formazione di accodamenti che interferiscano con flussi ordinati, il gestore potrà valutare la preclusione, salvo giustificate eccezioni, permanente o limitata agli orari di picco, di accesso e sosta di accompagnatori e visitatori nelle aree del terminal”, sottolinea il documento.

IL DOCUMENTO ENAC SUL POST EMERGENZA

Procedure analoghe dovranno essere disposte dai vettori aerei nelle fasi di imbarco e sbarco degli aeromobili.
A tutti i passeggeri dei voli nazionali e internazionali con destinazione Italia è fatto obbligo di segnalare al vettore e all’autorità sanitaria territoriale competente l’eventuale positività al Covid-19 diagnosticata entro 5 giorni dallo sbarco dall’aeromobile, al fine di dare avvio al contact tracing sul territorio nazionale.

Riguardo ai passeggeri in arrivo, per esempio, il documento sottolinea che “disinfettanti per le mani e/o altri prodotti di disinfezione saranno più diffusi possibile nel terminal per incentivare passeggeri, equipaggi e addetti al loro utilizzo. Il gestore ne assicura la maggiore diffusione in relazione alle caratteristiche e alla configurazione dei punti critici delle proprie infrastrutture (es. scale, ascensori, tappeti mobili, servizi igienici, lounges, gates). Gli aeromobili che dovessero trasportare passeggeri/equipaggi con sintomatologie sospette devono essere parcheggiati in aree remote, o comunque appositamente attrezzate per evitare ogni tipo di diffusione dell’eventuale contagio, e devono essere predisposti percorsi speciali per evitare la commistione con i normali flussi, ovvero definite specifiche e adeguate procedure operative per la gestione di questi voli”.

Inoltre, secondo l’Enac, “è consentita la capienza massima a bordo degli aeromobili, ferme restando l’adozione delle seguenti misure:le operazioni di imbarco e sbarco devono avvenire evitando ogni assembramento;  sia acquisita al momento del check-in online o comunque al momento dell’imbarco, una delle certificazioni verdi Covid-19 da vaccinazione, guarigione o test (cosiddetto Green Pass base)”.

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