Welcome to Cortina: turismo e Olimpiadi nella montagna che verrà

Welcome to Cortina: turismo e Olimpiadi nella montagna che verrà
28 Settembre 06:50 2023 Stampa questo articolo

Grande successo per l’evento “Welcome to Cortina”, del 21 e 22 settembre scorso, ospitato nel Grand Hotel Savoia della famosa località dolomitica. L’appuntamento per gli operatori del turismo montano e dell’hotellerie è stata l’occasione per condividere riflessioni e idee su come sarà la montagna del futuro, che dovrà essere sempre meno legata a una fruizione stagionale. Una nuova montagna ridefinita alla luce di un turismo profondamente trasformato dalle logiche globali, con generazioni e target molto diversi dal passato. Tutti temi più che mai attuali in vista dell’appuntamento del 2026 che vedrà Cortina ospitare, con Milano, i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici.

L’evento di Cortina  parte di una serie di incontri  ideati da  Wg, Welcoming Gate projects & development (piattaforma di networking e confronto nel settore turismo e hospitality), in partnership con Doc-Com, agenzia di comunicazione, che ha voluto porre  in primo piano proprio il tema di una nuova ricettività pensata in vista dell’accoglienza legata soprattutto alle prossime Olimpiadi invernali, che rappresentano concretamente un punto di svolta per il futuro del turismo montano. Lo sport, infatti, è chiamato a promuovere la piena accessibilità alle strutture sportive e ricettive, a Cortina verrà allestito un villaggio olimpico e paralimpico moderno e postazioni dedicate che accoglieranno wheelchair curling, para snowboard e para sci alpino. 

La nota località montana è pronta a prendere spunto dall’evento sportivo anche per rinnovare la sua immagine turistica ancora troppo legata al mercato italiano. In questo senso ben si colloca il rebranding dello storico hotel Cristallo che rinascerà Mandarin Oriental Cristallo. Importante sarà dare continuità nel tempo a un’offerta che abbia sempre standard elevati per attrarre turismo internazionale verso una località che ha tutto per essere all’altezza di Kitzbühel, St. Moritz o Megève.  La regina delle Dolomiti è al top in tutte le categorie dell’hotellerie, nel segmento upscale si registra un rendimento di duecentomila euro anno per camera e nel lusso la forbice è tra i quattrocentomila-1 milione di euro per camera all’anno. Questi primati sono il faro della strategia degli imprenditori dell’accoglienza ampezzana e, come è stato sottolineato durante il convegno dall’Associazione albergatori di Cortina, c’è una volontà profonda di cambiare e creare standard che vadano oltre il 2026. 

Il rilancio del turismo di Cortina, ma anche della montagna in generale poi non può non tener conto che  il turismo montano è legato al territorio e alle persone che lo abitano e il dramma dello spopolamento delle comunità montane (si perdono circa mille abitanti all’anno) pesa sull’offerta turistica che vive grazie anche alla manifattura. Arginare questo fenomeno creando condizioni favorevoli per avere un territorio vivo e abitato tutto l’anno è un’altra delle sfide da affrontare per portare il turismo montano verso la destagionalizzazione. La visibilità che le Olimpiadi regaleranno sarà una vetrina su tutto il territorio bellunese e gli operatori del settore dovranno essere pronti a “mostrare” tutti i tesori dell’offerta che va ben oltre lo sport: il territorio è ricco di storia, cultura, arte, enogastronomia e la sfida è quella di riuscire a diffondere l’idea di un turismo che sappia vendere un’identità territoriale, prima, durante e dopo i Giochi.

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